Elezioni in Lombardia: le formazioni sono fatte ed i candidati alla presidenza pronti. La contesa è pronta ad entrare nella sua fase più viva: le elezioni sono fissate per il 12 e 13 febbraio quando, in Lombardia ma anche nel Lazio, gli elettori e le elettrici sono chiamati per votare il presidente della Regione e per rinnovare il Consiglio Regionale. L’incumbent è Attilio Fontana – presidente in quota lega che ha governato la consiliatura che sta per esaurirsi – candidato dalla Lega, da Forza Italia, da Fratelli d’Italia ed altre liste civiche correlate. Gli sfidanti sono due: Pierfrancesco Majorino (appoggiato da Pd, M5s, SI, +Europa, Verdi e liste civiche) e Letizia Moratti che è la candidata del Terzo Polo.
Lombardia elezioni: i sondaggi
Attilio Fontana è favorito a vincere. Tuttavia si registra è quello di un progressivo avvicinamento dell’attuale presidente ai due sfidanti. Un sondaggio Izi realizzato per In Onda, trasmissione de La 7, fotografa bene questo trend. Fontana registra il 43%, Majorino si è avvicinato e si attesta intorno al 39%, più staccata Letizia Moratti a circa il 17%.
Majorino e Moratti suonano la carica
I sonaggi fanno sperare chi insegue ed è, forse per questo, che Majorino e Moratti stanno suonando la carica in queste ore. Il fattor comune dei due candidati è chiaro: ci crediamo. Così la candidata del Terzo Polo ai microfoni di Direzione Nord:
Corro per vincere, non ho piani B.
La quale, poi, interviene su un tema molto percepito: quello del trasporto pubblico locale. Le sue parole:
Il trasporto pubblico regionale non funziona. Ci sono ritardi, cancellazioni, pendolari stipati come sardine. I nostri treni locali non sono efficaci. Mettere a gara il servizio? Non è una privatizzazione, è una messa a bando del trasporto.
I sondaggi confortanti non distraggono Majorino dal focus: la partita resta dura e bisogna dare il massimo. Lo ha detto nel suo intervento video a Tg1 Mattina:
Per noi è una partita molto dura, non faccio il borioso, dico però che c’è grande aria di cambiamento, c’è tanta gente che dopo 28 anni vuole cambiare radicalmente ad esempio il sistema sanitario. Con Letizia Moratti noi avremmo preso una botta pazzesca sul piano elettorale e del consenso. E’ un esponente autorevole della destra o centrodestra lombardo, credo che se avessimo scelto di appoggiare Letizia Moratti avremmo compiuto il suicidio perfetto dal punto di vista politico: avremmo perso, sostenendo Moratti. Invece oggi siamo in partita e ce la giochiamo.
L’eco di Calenda
Letizia Moratti è una terzopolista in tutto e per tutto: candidata da Azione ed Italia Viva e, sondaggi alla mano, forza politica costretta a partire da una posizione di outsider. In suo sostegno, e ad avvalorare l’idea di una partita aperta, è intervenuto il numero uno della federazione Carlo Calenda. Il suo commento:
Posso garantire che gli elettori del Terzo polo tutto vogliono tranne un governo sinistra-5S in Lombardia per chiudere i termovalorizzatori e imboccare la strada della decrescita infelice. E per questo voteranno Moratti”. Così il leader di Azione Carlo Calenda replica al candidato del Pd alla presidenza della Regione Lombardia. “Se riavvolgiamo il film, ci accorgiamo che c’era un’intesa con il Terzo Polo su Carlo Cottarelli o sull’ipotesi Emilio Del Bono. Poi Calenda, di colpo, ha deciso di interrompere questa intesa e sostenere Letizia Moratti. È questo quello che è avvenuto.
E Fontana?
Il favorito resta in disparte e, in quanto presidente ancora in carica, ancora non è entrato in tutto e per tutto nel clima di campagna elettorale. Oggi, però, ha dichiarato:
Sono disponibile – ha detto a Direzione Nord – a rappresentare in modo corretto quali siano miei progetti, un confronto che si fondi su una serie di chiacchierici e di insulti reciproci non va bene.