Terremoto Napoli oggi. Una violenta scossa di terremoto si è sentita distintamente a Pozzuoli intorno alle 14.00. secondo le prime stime l’epicentro è stato localizzato in zona Campi Flegrei e Solfatara e ad una profondità di circa 3 km, con magnitudo 2.0. La scossa sismica è stata preceduta da un forte boato che ha scatenato il panico tra la popolazione. Numerose sono state le chiamate ai numeri di emergenza. La scossa segue quella avvenuta nella notte tra il 7 e l’8 gennaio di magnitudo 2.0 ad una profondità di 2 km, alle ore 03:28:24, localizzata nei pressi del vulcano Solfatara. Al momento non si segnalano danni a cose o persone. Il sindaco di Pozzuoli ha poi rassicurato la popolazione. Seppur sia stata avvertita chiaramente, si tratta di un insieme di scosse bradisismiche di lievissima entità che sono state effettivamente registrate dai sismografi dell’Osservatorio Vesuviano.
Terremoto Napoli oggi, la reazione della popolazione
La scossa sismica è stata distintamente avvertita dalla popolazione di Napoli. Molti sono stati i commenti degli utenti sui social. In molti hanno infatti scritto: “Che botta”. Nella stessa zona due giorni fa si era segnalata una scossa di terremoto nella zona dei Campi Flegrei. La scossa era stata preceduta da un boato e aveva destato preoccupazione nelle persone, in particolare nei residenti in abitazioni ai piani alti sia di Pozzuoli che dei vicini quartieri di Napoli. Tantissime erano state le segnalazioni.
“Sono stati secondi di grande paura. Il boato è stato forte, inizialmente pensavamo si trattasse di un tuono”,
aveva spiegato un residente. Questa mattina c’era stata un’altra scossa nell’area flegrea ma come rilevato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), la magnitudo è stata di 1.0.
Il bradisismo dietro lo sciame sismico
Le scosse sismiche che si sono registrate negli ultimi mesi nella zona dei Campi Flegrei sarebbe riconducibile al bradisismo. Si tratta del fenomeno che comporta un periodico innalzamento o abbassamento del livello del suolo. Il suolo dell’area di Pozzuoli ha ormai raggiunto un innalzamento record, superiore a quello degli anni Ottanta. La variazione del livello del suolo non sarebbe ancora ad oggi del tutto chiara anche se c’è chi sostiene che sia riconducibile a variazioni di volume in una camera magmatica presente a circa 3 km di profondità sotto Pozzuoli. Ad oggi non è possibile fare ipotesi sull’evoluzione del bradisismo che resta monitorato. Lo stato di allerta rimane giallo.
Il parere dell’esperto
Prima della scossa di oggi si erano registrati altri terremoti. Una scossa con magnitudo simile era stata registrata due giorni fa, alle 3:28 dell’8 gennaio 2023. La profondità era stata stimata a 2 km e la magnitudo era stata di 2.4. Simile a quella la scossa registrata il 3 gennaio con epicentro sempre nella stessa zona, alle ore 14:54: magnitudo 2.1, profondità 2 km. Secondo la direttrice dell’Osservatorio vesuviano di Napoli e oggi alla guida del Dipartimento vulcani dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia la situazione non sarebbe preoccupante:
“Queste scosse sono quindi legate alla dinamica generale dell’isola e non alla risalita di magma, come accade anche al Vesuvio, che si sta raffreddando e compattando e quindi porta piccole scosse. Ischia è in un lentissimo e al momento poco importante abbassamento, in particolare la zona Epomeo si abbassa su velocità maggiore anche se non forte. Quindi non c’è a oggi una preoccupazione vulcanica, mentre per quanto riguarda i terremoti , ricordo che la scienza mondiale continua a non poterli prevedere”.
In questi giorni sono state avvertite 27 scosse con epicentro in superficie sul Vesuvio dovute a piccole fratture superficiali del cratere.