Scuola povera e arretrata, ha fatto discutere la lettera scritta dalla pittrice finlandese rimasta delusa dall’esperienza formativa dei suoi figli in Sicilia, per la precisione a Siracusa. Dopo appena due mesi a dir poco difficili, il saluto alla bella Sicilia e la partenza alla volta della Spagna. La lettera è divenuta ben presto virale e ha spinto il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ad una replica seria e circostanziata.
Scuola povera e arretrata, la replica di Italia
Al Corriere della Sera interviene il sindaco di Siracusa, Francesco Italia: “I dati sul sistema scolastico sono di dominio pubblico. Il modello finlandese, da ciò che ho letto, ha un grande pregio: avere una minore varianza negli alunni delle classi e presentando livelli di preparazione più omogenei tra gli studenti. È chiaro che la Finlandia ha caratteristiche demografiche, sociali e culturali differenti e il loro sistema scolastico è tarato sulle loro peculiarità, non è detto che siano tutte replicabili in Italia”.
I progressi del tessuto scolastico locale
“Quando sono stato eletto sindaco nel 2018, dei sette asili comunali non ce ne era uno agibile o fruibile. È stata dura per le famiglie e certamente per l’amministrazione comunale. Oggi, grazie a fondi regionali e comunali, gli asili comunali sono un fiore all’occhiello della nostra città e sono rimasti attivi senza interruzione per tutti i mesi del 2022”, ha aggiunto il sindaco di Siracusa
Poi aggiunge: “Credo in una scuola in cui la burocrazia lasci spazio a percorsi di educazione e formazione agganciati alla realtà. In questi anni di esperienza amministrativa ho conosciuto dirigenti e insegnanti appassionati, e fortemente determinati a fare la differenza per i propri alunni sostituendosi e supplendo in molti casi alle famiglie. Nel sistema in cui sono inseriti, i professori, a Siracusa come nel resto d’Italia, fanno miracoli con stipendi ridicoli e i governi dovrebbero investire molto di più nella scuola, offrendo il tempo pieno nella scuola primaria, e potenziando la formazione continua di docenti e personale”.