Dopo 20 anni di interventi di restauro, finalmente negli scavi di Pompei riapre al pubblico la Casa dei Vettii, la domus che il direttore del Parco archeologico Gabriel Zuchtriegel ha definito “La Cappella Sistina di Pompei con i suoi affreschi straordinari con immagini su tutti i manuali di storia di Pompei”. 1.100 metri quadrati di estensione e un ampio giardino, la domus è ricca di quadri erotici, scene mitologiche, fontane con giochi d’acqua e grandi statue, la villa apparteneva a due fratelli liberti arricchitisi con il commercio del vino.

Come spiega Massimo Osanna, direttore generale dei Musei e per anni alla guida di Pompei: Una Casa che ha rappresentato una spina nel fianco. Chiusa dal 2002 segnata da degrado diffuso, trascinata per restauri a singhiozzo. Pericolante e inaccessibile. La struttura architettonica a rischio, mentre le pitture quasi del tutto oscurate da strati di sporco e cere. Eppure rappresenta una delle case iconiche. Perché era la meglio conservata già alla sua scoperta alla fine dell’800 dotata persino del suo peristilio. Una Casa enorme e delicatissima”. 

Una veduta esterna della casa dei Vettii nel Parco Archeologico di Pompei. Napoli 10 Gennaio 2023. ANSA/CESARE ABBATE

Agli scavi di Pompei viene restituito un gioiello

Da oggi gli scavi di Pompei si arricchiscono di un nuovo gioiello, il cui restauro è durato per ben 20 anni. Un intervento di recupero decisamente complesso, che ha coinvolto archeologi, restauratori, architetti, ingegneri strutturisti ed esperti di giardinaggio. La necessità principale è stata quella di assicurarsi una rinnovata stabilità della domus, che ha subito danni sia dal terremoto del 1980, sia dai travi in cemento realizzati a sostegno negli anni Cinquanta. Ma l’opera di restauro ha anche riguardato gli strati di cera che erano stati posizionati sugli affreschi in una vecchia fase di restauro, con l’intenzione di proteggerli e farli risplendere: gli strati sono stati rimossi e sono venuti alla luce molti dettagli delle pitture.

La casa dei Vettii

Portata alla luce alla fine dell’Ottocento negli scavi di Pompei, la casa dei Vettii apparteneva ad Aulus Vettius Conviva e Aulus Vettius Restitutus e si trova in quella che era la parte più ricca dell’antica Pompei. Divenuti ricchi esportando vino in tutto il Mediterraneo, i Vettii l’avevano acquistata e fatta restaurare senza badare a spese secondo il gusto dell’epoca, che prevedeva ambienti con pitture dai colori estremamente vivaci. Sfarzo assoluto quindi, simboleggiato da un’enorme statua di Priapo, dio dell’abbondanza, presente in giardino e unica nel suo genere.

Le dichiarazioni del ministro Sangiuliano

In occasione dell’apertura della casa dei Vettii presso gli scavi di Pompei, il ministro Gennaro Sangiuliano ha dichiarato: “Pompei è un sito dove tocchiamo con mano il valore della nostra cultura, che è anche di tipo economico. Ho detto più volte che l’Italia è una superpotenza culturale perché la storia ci ha regalato un unicum. Pompei è un luogo dove percepiamo il valore di questa cultura. Abbiamo il dovere di conservare tutelare e anche migliorare il nostro patrimonio. Al netto della pandemia di flussi turistici sono in aumento. Dobbiamo predisporci a ciò elevando il valore dell’offerta e migliorando l’esperienza per i turisti”.