Uffizi biglietti costo in aumento. Ad annunciarlo, poco fa, è stato il Consiglio di amministrazione delle Gallerie, che ha fatto sapere di voler aumentare il costo del biglietto di ingresso in alta stagione di 5 euro, portandolo da 20 a 25. L’obiettivo è far fronte alla crescita dei prezzi nel settore energetico ma, secondo il ministro Sangiuliano, la misura è anche un’occasione per adeguare il tariffario museale italiano a quello europeo, generalmente più alto.
Uffizi biglietti costo in aumento da marzo: la decisione del Cda delle Gallerie
L’aumento del costo dei biglietti deciso dal Consiglio di amministrazione delle Gallerie degli Uffizi sarebbe già stato approvato dalla Direzione regionale Musei della Toscana e dalla Direzione generale Musei del ministero della Cultura. Ciò rende la scelta ufficiale e, almeno per il momento, irreversibile, portando il prezzo del singolo biglietto individuale alla Galleria (ed escludendo quindi Palazzo Pitti e Giardino di Boboli, il cui costo resterà invariato), da 20 a 25 euro. La misura scatterà dal prossimo 1 marzo e riguarderà quindi esclusivamente il ticket di accesso singolo per la Galleria delle statue e delle pitture in alta stagione (dal 1 marzo al 3 novembre), tipologia di biglietto acquistata perlopiù dai turisti stranieri.
L’obiettivo della direzione museale è quello di far fronte all’aumento dei costi nel settore energetico. È stato previsto, però, anche in alta stagione, uno sconto mattutino sul biglietto: per chi accederà tra le 8.15 e le 8.55 il costo sarà di soli 19 euro. Inviariati, invece, i prezzi della bassa stagione, così come quelli degli abbonamenti. Per il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che più volte è tornato sulla questione del tariffario museale italiano, si tratta di una misura che consente di adeguarsi ai livelli europei, dove i costi per l’accesso ai siti culturali sono in media più alti. “Penso che sia giusto – ha dichiarato il ministro riferendosi alla decisione del Cda degli Uffizi e interrogato sulla possibilità che anche altri siti facciano lo stesso -. Dobbiamo adeguarci agli standard europei”.
“Mediamente i grandi siti europei costano di più – ha aggiunto – fatta eccezione per la Gran Bretagna dove c’è una situazione particolare. Penso che l’aumento risponda anche a una questione per così dire ‘morale’: per una famiglia americana che spende 10-20 mila euro per venire in Italia, pagare 20 euro un biglietto è una cosa che si può fare”. Prima della svolta, fino al 28 febbraio il costo del biglietto per la sola Galleria delle statue e delle pitture resterà intanto di 12 euro.
La questione dell’adeguamento dei prezzi agli standard europei
Si tratta di una questione che sta a cuore al neoministro alla Cultura che, fin dal suo insediamento, ha ribadito la necessità di adeguare il tariffario museale italiano a quello europeo, generalmente più alto. “ll Louvre costa 17 euro, il Moma a New York che prima era gratuito oggi costa 25 dollari, la Torre Eiffel costa più della torre di Pisa che personalmente preferisco – ha affermato il ministro negli scorsi mesi –. Già non facciamo pagare tutti i giovani dell’Unione Europea fino ai 18 anni, poi dai 18 ai 25 anni pagano due euro, cifra abbastanza irrisoria, poi come è giusto e sacrosanto non pagano i disabili e poi c’è un sistema di convenzioni per gli anziani e con i comuni”, aveva aggiunto Sangiuliano, scatenando la forte reazione del sottosegretario al medesimo dicastero, Vittorio Sgarbi, che ha invece più volte sottolineato l’importanza della gratuità dell’accesso alla cultura, anche se per i soli residenti. Il ministro aveva poi specificato di voler mantenere le domeniche gratuite, proponendo inoltre momenti di gratuità in occasione delle giornate storiche, come il 2 giugno. Sembra non aver cambiato idea, invece, sui costi.