Bruxelles è il teatro della firma della terza dichiarazione congiunta tra Ue e Nato per rafforzare la cooperazione militare reciproca. Hanno parlato il segretario generale Nato Jens Stoltenberg, il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel e la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen. Un passo importante che dà un segnale di compattezza in vista del proseguimento della guerra in Ucraina nei prossimi mesi.
Firma dichiarazione congiunta tra Ue e Nato, le novità
Firma della dichiarazione congiunta tra Ue e Nato, le dichiarazioni
“Siamo più forti e più uniti che mai“, così esordisce il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, che ha ricordato come l’Ue sia parte integrante della Nato con 23 Paesi membri che aderiscono all’Alleanza Atlantica. “Investiremo di più nella difesa, accoglieremo Finlandia e Svezia nella nostra famiglia, rafforzeremo ulteriormente la nostra presenza sul fianco orientale“: un passaggio importante che segnerà l’allargamento degli alleati.
Von Der Leyen ha ricordato come “dall’inizio dell’aggressione russa in Ucraina la cooperazione si sia rafforzata e giunga oggi a nuovo livello che coinvolgerà nuove aree dell’Europa“.
I ministri della Difesa di Estonia, Lettonia e Lituania si incontreranno nei prossimi giorni per discutere gli acquisti congiunti di capacità di difesa per la regione baltica, tra cui i sistemi lanciarazzi HIMARS: lo comunica il ministero della Difesa lituano. Nel meeting saranno altresì discussi eventuali aiuti all’Ucraina e prepareranno il prossimo vertice Nato che si terrà a Vilnius. La Lettonia si impegna inoltre a fornire missili stinger all’Ucraina, insieme a droni senza pilota, come parte di un nuovo pacchetto.
Chi ha seguito con particolare attenzione la conferenza di Bruxelles sono gli Stati Uniti: l’accordo siglato oggi segna un ulteriore avvicinamento dell’America all’Europa dal punto di vista militare. Nel frattempo, Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, ha dichiarato che i 47 miliardi di dollari di nuovi aiuti all’Ucraina approvati il mese scorso nella legge di finanziamento non saranno messi a rischio dai tagli annunciati dalla maggioranza repubblicana nel 2024. Il Regno Unito è un altro alleato prezioso dell’Ucraina e potrebbe decidere di inviare i carri armati Challenger 2 verso Kiev