Riparte il processo a Ciro Grillo e ai suoi amici Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta, accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti di Silvia (nome di fantasia) durante una vacanza in Sardegna. Il reato sarebbe stato compiuto nella notte tra il 16 e 17 luglio 2019 nella villa dei Grillo, a Porto Cervo, in Costa Smeralda.
Processo Ciro Grillo: i testimoni convocati
Nelle scorse ore gli avvocati delle parti hanno ricevuto l’elenco dei testi che sono programmati per quel giorno. Per la prima volta nel corso del processo il procuratore capo Gregorio Capasso ha convocato in aula il padre e la madre della 18enne italo-norvegese che nel 2019 denunciò per violenza sessuale il figlio del leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo e i suoi amici. Fu infatti proprio la madre della ragazza, nove giorni dopo il presunto stupro, ad accompagnare la figlia alla Clinica Mangiagalli di Milano per una visita. Ai carabinieri raccontò come, quando la raggiunse in Sardegna in quell’estate, la ragazza fosse cambiata.
I genitori di Silvia (madre italiana, padre norvegese) sono assistiti da Giulia Bongiorno, avvocato e senatrice della Lega.
Oltre ai genitori, saranno sentiti anche due amici milanesi della ragazza, che avevano raccolto le sue confidenze immediatamente dopo i fatti.
Tra i testimoni convocati in aula ci sarà anche Veronica Chiodino, consulente tecnica incaricata dalla Procura di tradurre le chat tra Silvia e una sua connazionale norvegese.
Fondamentale sarà la testimonianza di Roberta (nome di fantasia), anche lei parte lesa nel processo. La ragazza scoprì di essere stata vittima dei comportamenti a sfondo sessuale degli imputati solo ad indagini avviate: dormiva sul divano quando loro la fotografarono in pose osé mentre dormiva sul divano a casa di Grillo Jr.
Quali sono le accuse
Secondo l’accusa, Silvia e l’amica Roberta (entrambi nomi di fantasia) nella notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019 subirono abusi sessuali nella villetta di proprietà della famiglia Grillo in Sardegna, a Porto Cervo in Costa Smeralda. Silvia, studentessa italo-norvegese all’epoca 19enne, sarebbe stata vittima di uno stupro di gruppo, come da lei denunciato ai carabinieri di Milano dopo essere rientrata dalle vacanze. Roberta sarebbe stata invece fotografata in posizioni oscene, a sua insaputa, mentre dormiva sul divano. Le violenze si sarebbero consumate dopo una serata trascorsa al Billionaire, locale molto noto dell’isola.