FEDERICA PELLEGRINI INCINTA – Federica Pellegrini, fresca di luna di miele tardiva alle Maldive, si è raccontata a La Repubblica. Tantissimi i temi affrontati… dall’amore, allo sport e i nuovi progetti con Matteo. Dai cambiamenti generazionali, alle problematiche della Donna nel mondo del professionismo e non solo.
Federica Pellegrini incinta? Possibilità assolutamente da escludere
La fuoriclasse veneta ha escluso al momento, ogni possibilità di maternità. Da tempo però, mamma Cinzia scalpita, battendo il dito sull’orologio: “È una sua battuta, ma è lì che aspetta da un anno e mezzo. E aspetterà ancora“. Per ora, la Pellegrini ha bandito qualsiasi progetto di un figlio: “Non per ora. Non è nelle nostre priorità. Ci sono troppi impegni e progetti da realizzare“.
La campionessa ha quindi parlato di ciò a cui si sta dedicando: “Almeno tre e tutti importanti. Sto lavorando a un paio di idee che mi riguardano, una di tipo, diciamo così, letterario e l’altra di prodotto. Ci tengo perché sono entusiasmanti e perché spero portino un messaggio positivo. Non posso aggiungere altro per ora. Con Matteo invece vogliamo mettere su una nostra Academy del nuoto per i più giovani, non sarà a Verona, ma in un luogo a noi molto caro, un po’ casa nostra”. Il progetto potrà prendere piede nei prossimi mesi: “Vorremmo partire quando finiscono le scuole con tre settimane di full immersion divise per età dei partecipanti. Ci sarà palestra, corsia e altre attività. Vorremmo che fosse una cosa semplice all’inizio. Ci sarà uno sponsor tecnico e stiamo studiando un logo, una delle cose più divertenti“.
La Divina e l’amore con Matteo Giunta
Alla domanda su come sia la vita in casa dei coniugi Pellegrini-Giunta, lei risponde senza troppo stupore: “Come prima del matrimonio, già convivevamo. Matteo non è cambiato, il solito pantofolaio, mi aveva già preparata a questo. La logistica è la stessa, impeli e lavoro, amici, ultimamente ci vediamo qualche volta a cena anche con Sofia Goggia a Verona. Non grandi stravolgimenti, ma c’è più magia. Ci fa strano chiamarci marito e moglie, ci sentiamo ancora 16enni. Il 2022, a livello personale, lo ricordo per le nostre nozze: un giorno che non dimenticherò per tutta la vita, bello, emozionante, divertente“.
Sulla luna di miele, ritardata, alle Maldive, ha affermato: “C’ero già stata sette anni fa, ma devo dire che stavolta mi è piaciuto molto più. Abbiamo fatto amicizia con Pecco Bagnaia e la sua compagna. Non ci conoscevamo, si sono trasferiti a Pesaro più o meno quando Matteo la lasciava per Verona. Siamo stati tre ore in acqua ogni giorno, peccato che ci siamo dimenticati la telecamera. Abbiamo visto anche due squaletti. Se mi è passata la paura del mare? Un po’ di blu l’ho visto e ci sono anche stata dentro, ma sempre con la barriera corallina da un lato. Non mi avventurerei dritto per dritto al largo, non mi sentirei a mio agio. Preferisco stare in superficie“.
Nella vita di Pellegrini nessun rimpianto. E quel record ancora imbattuto…
La piscina rimane il fulcro della vita di Federica Pellegrini, tuttavia, non tornerà per la sesta Olimpiade: “So che sarebbe un bel titolo: Pellegrini si prepara per la sesta Olimpiade, ma non è così. A Parigi 2024 ci sarò ovviamente come membro COI. Quest’estate non so se farò un salto al Mondiale di Fukuoka, il Giappone mi attrae sempre moltissimo. Non mi manca la piscina, vado a nuotare solo ogni tanto, frequento più la palestra. Insomma, nessun dramma esistenziale dopo l’addio. Semmai ho avuto alcuni momento di nostalgia. Persino qualche tentazione di riprovarci per l’Europeo di Roma, ma mi è passata quasi subito. Io ho smesso di nuotare non perché non ne avessi più voglia o perché mi fosse diminuita la fame, ma perché il mio corpo non mi dava più modo di combattere ai miei livelli“.
La Pellegrini detiene ancora il record nei 200 stile del 2009: “Mi sarebbe dispiaciuto se l’avessero battuto mentre ero ancora in acqua o qualche mese dopo il ritiro. Invece a 13 anni suonati e forse resisterà ancora un po’, quando cadrà saranno passati un anno e mezzo due che ho smesso e lo metto in conto che succederà, ciò non toglie che sono orgogliosissima che sia durato così tanto. Si pensava che i primati di quel periodo fossero imbattibili, invece già l’anno dopo cominciavano a essere superati. Vuol dire che non ha contato solo il costumone“.
Ecco cosa conta per Federica, nel nuoto: “Un po’ tutto, ma credo che la fame sia la prima chiave vincente. È uno sport difficile da portare avanti negli anni, specie a livello di allenamenti. Con questa generazione non dobbiamo pensare tanto all’usura, quanto all’approccio corretto, alle gare e alla preparazione, senza ulteriori stress rispetto a quelli normali“
Il suo ritiro è avvenuto in uno dei momenti migliori, con una Nazionale giovane e vincente: “Di più: una generazione di fenomeni. L’evoluzione della specie. Il nuoto ha un calendario strano e intenso in questi anni. Eppure molti sembrano non faticare. La ISL, la Champions del nuoto che si è interrotta, peraltro senza pagare gli atleti, in questo ha fatto da apripista. Comunque, tornando agli azzurri: guardarli dal divano mi riempie di felicità e orgoglio. Peccato che le donne fatichino di più“.
Il ruolo del ciclo mestruale nella Donna sportiva
In seguito, La Divina ha parlato delle nuove generazioni femminili: “In Italia il ricambio generazionale al femminile è sempre stato più difficile rispetto a quello dei maschi. Tra me e Novella Calligaris erano passati 32 anni. Spero che adesso sia molto più breve l’attesa, ma è vero che bisogna lavorarci su. Sulla carta ragazze da medaglia ne abbiamo, da Benedetta Pilato a Simona Quadarella a Margherita Panziera, ma i risultati non sono solo il frutto degli individui, ma di un progresso di squadra. Lo dimostrano le staffette, che erano la nostra debolezza, invece i ragazzi d’Italia sono temibili adesso, riescono a mettersi dietro Nazioni come l’America e l’Australia. Si sentono protetti e invincibili. Le staffette crescono nei progetti, le ragazze devono sentire che dietro di loro c’è qualcosa e un sistema che ci crede. Lo dico perché a me è servito tanto. Io venivo da anni in cui si diceva che le donne non combinavano niente da tempo, che stavano lì e pensavano solo a truccarsi, invece con una programmazione serrata, specie per la 4×200 e 4×100, sono cresciuta anch’io e il movimento. Ma servono figure particolari e dedicate alle donne. Dirigenti, allenatrici e professioniste della Nazionale. Basterebbe anche una mental coach, per tutti coloro che la richiedono, ma soprattutto per le ragazze, anche quando pensano di non averne bisogno. Avere qualcuno cui rivolgerti perché sei nervosa, perché sei in pre-ciclo o ti senti gonfia perché il giorno prima della finale ti dovevano venire le mestruazioni e invece non è successo, aiuta. Il ciclo è un tabù che va definitivamente sfatato“. A riguardo, ha aggiunto: “Se è per queso io ci ho scritto anche la tesi. È una cosa che esiste, che cambia l’umore e la percezione di sé in una donna che fa una vita normale, figuriamoci in un’atleta che lavora sul suo corpo e col suo corpo. Si vince e si perde di un centesimo, un decimo di secondo. Il ciclo mestruale per un’atleta professionista va assolutamente considerato. Quando io ne parlai a Rio, la cosa fu percepita come una mia scusa per non aver preso medaglia. Un tipo di ragionamento molto maschilista, l’uomo non sa di cosa stiamo parlando, dell’evoluzione che abbiamo noi in 30 giorni, dalla perdita all’aumento di peso, all’umore, ai dolori. Una cosa che loro non vivono“.
Federica Pellegrini dà infine un consiglio al Ministro dello Sport Andrea Abodi: “Di aiutare tutti lo sport in generale, soprattutto a livello di impiantistica, specie i centri minori che in questo momento di crisi energetica hanno bisogno di un sostegno in più. Molte palestre e piscine soffrono e chiudono, privando le generazioni future e i territori di risorse. Un po’ tutti noi siamo usciti da quelle palestre e da quelle piscine di paese“.