Il 2022 di Elia Viviani è un bicchiere più che mezzo pieno, per lo meno su pista dove ha conquistato il titolo continentale prima e quello iridato poi. Su strada invece il ritorno alla Ineos Grenadiers non ha dato le soddisfazioni sperate.

Viviani in un’intervista si è lasciato andare sulla stagione appena trascorsa e sul prossimo futuro.

Un pensiero su Parigi 2024

I criteri di qualifica li sapete tutti, le quote saranno quattro più Pippo che farà la crono e quindi può essere giocato come jolly. Dunque dovrò fare il quartetto, la mia preparazione è già iniziata

Elia Viviani e la madison

È sempre una coperta che se tiri da una parte manca dall’altra. Abbiamo preparato il quartetto al 200% ed i lavori sono totalmente diversi da madison, omnium e corsa a punti. Dobbiamo lavorare molto per colmare il gap dalle altre per Parigi, per avere un’occasione in più di medaglia

La Milano-Sanremo: il sogno nel cassetto

Ovvio che l’obiettivo è sempre quello di vincere più gare possibili. Il primo anno alla Ineos è andato così così, l’obiettivo è vincere così. La gara dei sogni resta la Milano-Sanremo, ma anche la Gand-Wevelgem e tornare a vincere tappe al Giro e al Tour

Sui Mondiali di Glasgow

Non sembra giusto che i Mondiali siano tutti raggruppati. Chi punta alla strada non può puntare alla pista, o ad esempio van der Poel deve decidere se giocarsi le sue carte su strada o in mountain bike. L’UCI tirerà le somme dopo questi Mondiali. Sono più per la tradizione con i Mondiali a settembre