Carlo Alberto Dalla Chiesa causa morte. Nato a Saluzzo il 27 settembre 1920, Carlo Alberto Dalla Chiesa è stato un generale e prefetto.

Carlo Alberto Dalla Chiesa causa morte

Alle ore 21:15 del 3 settembre 1982, la A112 sulla quale viaggiava il prefetto, guidata dalla moglie Emanuela Setti Carraro, fu affiancata in via Isidoro Carini a Palermo da una BMW, dalla quale partirono alcune raffiche di Kalashnikov AK-47, che uccisero il prefetto e la moglie. Nello stesso momento l’auto con a bordo l’autista e agente di scorta, Domenico Russo, che seguiva la vettura del Prefetto, veniva affiancata da una motocicletta, dalla quale partì un’altra micidiale raffica, che ferì gravemente Russo, il quale morì dopo dodici giorni all’ospedale di Palermo.

Moglie e figli

Carlo Alberto Dalla Chiesa ha avuto due mogli. Nel 1946 ha sposato Dora Fabbo e da questo matrimonio sono nati tre figli:

nel 1947 a Casoria è nata la figlia Rita. Nel novembre del 1949, a Firenze, è nato il suo secondo figlio Nando. Il 23 ottobre 1952, sempre a Firenze, è nata la terza figlia, Simona.

Nel febbraio 1978 Dora Fabbo è scomparsa a soli 52 anni a causa di un infarto.

Dalla Chiesa si è risposato nel 1982 con l’infermiera Emanuela Setti Carraro, che rimase vittima con lui della strage di mafia.

Storia

Il giovane Carlo Alberto a 22 anni indossa la divisa dei carabinieri. Riceve il suo primo incarico in Campania, alle prese con il bandito La Marca. In occasione del terremoto del Belice, nel 1968, organizza i soccorsi. Non c’era la protezione civile a quel tempo, e per ringraziarlo i comuni di Gibellina e Montevago gli diedero la cittadinanza onoraria.

Arriva poi in Sicilia. Per l’isola sono anni duri: a Palermo scompare il giornalista Mauro de Mauro (16 settembre 70), viene ucciso il procuratore Pietro Scaglione (5 maggio 71). Dalla Chiesa indaga sui due casi e tira fuori il rapporto dei 114, una mappa dei nuovi e vecchi capimafia siciliana, in cui compaiono per la prima volta nomi che torneranno spesso nelle cronache di fatti mafiosi e che allora erano ignoti ai più: Frank Coppola, i cugini Greco di Ciaculli, Tommaso Buscetta, Gerlando Alberti.

Nel 1973 arriva a Milano per dedicarsi, da generale, alla lotta al terrorismo e alle Brigate Rosse. È a capo del Nucleo Speciale Antiterrorismo e i risultati che ottiene lo portano presto a diventare generale di corpo d’armata. Nel 1982, dal governo di Giovanni Spadolini, con Virginio Rognoni come ministro dell’interno, arriva la nomina a prefetto di Palermo.

Nonostante la mancanza di poteri e mezzi richiesti, Dalla Chiesa comincia la sua battaglia contro Cosa Nostra. Ma appena quattro mesi dopo la sua nomina a prefetto viene ucciso in un attentato: è il 3 settembre del 1982.