Sardegna morto 22enne in un pozzo. Ha tentato di salvare il cane ed è precipitato giù. E’ stato ritrovato questa mattina a San Teodoro: tragedia a nord della Sardegna.
Sardegna morto 22enne in un pozzo: l’allarme
Sulla costa nord orientale della Sardegna è stato ritrovato morto un giovane 22enne, annegato in un pozzo situato nelle campagne nell’area Lutturai, tra Monte Petrosu e l’ingresso di Capo Coda Cavallo.
La ricostruzione lascia immaginare le autorità competenti che il ragazzo si sia sporto e che poi sia precipitato giù, senza trovare salvezza. Il suo è stato un tentativo per salvare il suo cane all’interno della cavità profonda circa cinque metri e con tre metri d’acqua.
Un vero e proprio incubo per il padrone e per il suo compagno fidato: anche quest’ultimo ritrovato morto annegato dopo la caduta. Non è più riuscito a stare a galla.
Un mancato ritorno a casa, una madre preoccupata nel non rivedere suo figlio al rientro da ieri sera e poi l’allarme definitivo. Iniziano le ricerche fino alla triste verità sulla morte del giovane.
E’ stata proprio la madre di Danilo Sulas (questo il nome del ragazzo scomparso) a condurre i carabinieri della Compagnia di Siniscola fino al luogo di ritrovamento del corpo del giovane. Si tratta della campagna dove solitamente il figlio portava a passeggio il cane.
Sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Nuoro e del distaccamento di San Teodoro per poter recuperare il cadavere della vittima. A curarsi della vicenda, il magistrato della Procura di Nuoro.
Sulla scena, arriva anche il medico legale per poter eseguire il primo esame sul corpo del giovane.
Il ritrovamento del corpo del 22enne
Ilaria Bradamante, pm di turno della Procura di Nuoro, arrivata sul posto, ha restituito il corpo ai familiari, una volta verificate le cause del decesso. Danilo è stato ritrovato a circa sei metri di profondità.
I Vigili del fuoco del Distaccamento di Siniscola e il nucleo sommozzatori del comando provinciale di Sassari, con l’ autorizzazione della Pm di Nuoro, hanno intrapreso le prime operazioni di recupero del corpo, terminando circa alle ore 15.
Sul posto, anche un’ambulanza 118 che, una volta scoperto il decesso della vittima, non è potuta intervenire.
Altri eroi e altre tragedie: tentano di salvare i loro cani
Danilo non è stato l’unico a rischiare la vita per salvare il suo compagno fidato. Sono molti i padroni coraggiosi dei cani, che hanno rischiato la vita per i loro amici a quattro zampe, talvolta non riuscendo nel loro nobile obiettivo.
Esito non meno triste ha la vicenda di un uomo di Atessa, D.C., che è subito corso dentro casa per salvare il cane, un bulldog inglese, che era molto di asfissia nel rogo. Gli amici lo hanno visto entrare tra le fiamme, mentre diceva: “la casa brucia e dentro c’è il cane. Lo vado a salvare”.
L’uomo, però, non usciva dall’abitazione e gli amici, preoccupati, hanno subito chiamato i soccorsi, che sono riusciti a salvare l’uomo, per fortuna. Sarebbero bastati pochi altri istanti e anche lui sarebbe morto di asfissia, proprio come il suo cane.
Il fumo, infatti, avrebbe subito stordito l’uomo, che è caduto per terra, privo di sensi, a causa del monossido di carbonio sprigionato dal fumo che ha respirato per diversi minuti, quelli che hanno fatto comprendere ai suoi amici che era necessario chiamare i soccorsi.
L’uomo è stato subito soccorso dai sanitari del 118 e, poi, portato in prognosi riservata nell’ospedale San Paolo di Bari.
A generare il rogo è stato un cortocircuito al frigorifero.
La vicenda risale allo scorso dicembre. E’ successo in molte occasioni che gli animali domestici siano morti durante gli incendi improvvisi che scoppiano nelle abitazioni.