Bronzi di San Casciano in mostra alle Scuderie del Quirinale da maggio. Lo ha annunciato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, a Quante Storie su Rai3, riferendosi ai reperti di epoca etrusco-romana ritrovati in Toscana lo scorso novembre e che lui stesso aveva definito una “scoperta eccezionale”. Ma il ministro è tornato anche su altre due questioni: quella di prevedere l’apertura dei musei nei giorni festivi e introdurre un biglietto di ingresso a pagamento – a prezzo ridotto – per il Pantheon, il sito museale più visitato in Italia nel 2019, ultimo anno pre-pandemia.
Bronzi di San Casciano mostra: l’annuncio del ministro Sangiuliano
Lo ha annunciato il ministro Sangiuliano ai microfoni di Quante Storie: “Faremo una grande mostra al Quirinale con i bronzi di San Casciano, che spero si possa aprire ai primi di maggio”. Il riferimento è ai reperti rinvenuti in Toscana, all’interno delle vasche termali di San Casciano dei Bagni. “Il ministero – ha aggiunto – sta acquisendo un edificio a San Casciano per mettere in mostra i reperti, ma prima vorrei farli viaggiare. Per esempio nella mia Napoli, a Milano, a Venezia, prima che vadano nei luoghi definitivi”. Sangiuliano ha spiegato anche che gli esperti “stanno restaurando questi ritrovamenti” e che “a maggio si riprende a scavare”, ipotizzando che potrebbe essere trovato dell’altro.
La scoperta di 24 statue in bronzo di epoca etrusco-romana, raffiguranti divinità, matrone, fanciulli e imperatori, era stata annunciata lo scorso novembre, facendo parlare lo stesso ministro di un “ritrovamento eccezionale”. Protetto per 2.300 anni dall’acqua bollente e dal fango delle vasche termali di San Casciano, era riemerso dagli scavi un deposito votivo incredibile per ricchezza e qualità: insieme a migliaia di monete, ex voto e una immensa quantità di iscrizioni in etrusco e in latino, erano riaffiorate le statue, cinque delle quali alte quasi un metro, tutte integre e in perfetto stato di conservazione. “Una scoperta che cambierà la storia”, come aveva dichiarato Jacobo Tobolli, giovane docente dell’Università di Siena, che dal 2019 guida il progetto con la concessione del ministero della Cultura e il sostegno economico del piccolo comune.
La questione dell’apertura dei musei nei giorni festivi
Il ministro Sangiuliano è poi tornato sulla questione dell’apertura dei musei. “Garantire l’apertura dei musei il 26 dicembre, l’1 e il 2 gennaio è stata una mia battaglia – ha dichiarato -. Ci impegneremo per aprire anche a Pasqua e Ferragosto. Il museo è un servizio pubblico e, come la Rai e gli ospedali, deve restare aperto. Ci attrezzeremo perché venga riconosciuta un’indennità particolare, ma non posso accettare che un turista cinese o americano che investe 20 mila dollari possa non trovare aperti questi musei”. “Noi abbiamo 5 milioni di opere – ha proseguito -, ma ne esponiamo solo 480 mila. È impensabile esporle tutte, ma uno sforzo per aumentare la nostra offerta va fatto. Al netto della pandemia nei prossimi anni assisteremo all’aumento del flusso globale di turismo, dobbiamo attrezzarci per ricevere questo flusso”.
L’ipotesi Pantheon a pagamento
Infine, ha accennato alla questione, molto discussa, ma ancora aperta, di prevedere un biglietto di ingresso a pagamento per il Pantheon, il sito museale più visitato d’Italia prima della pandemia. “Voglio riprendere l’accordo fatto dai miei predecessori per far pagare un piccolo biglietto di 2 euro a coloro che vengono al Pantheon – ha detto -. Le risorse devono rimanere lì per la cura del bene e della piazza”. Già qualche settimana fa, il ministro aveva fatto sapere di essere vicino a un’intesa con il Sindaco di Roma, Roberto Gualteri. L’obiettivo sarebbe quello di utilizzare i ricavi per la manutenzione e riqualificazione del monumento e della piazza che lo ospita, regolamentando anche il numero degli ingressi per garantire una migliore conservazione del sito.