Giornata di impegni a Roma per Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione Ue: questa mattina la leader di Bruxelles ha presenziato al Teatro Quirino durante la conferenza organizzata per la pubblicazione del libro “La saggezza e l’audacia. Discorsi per l’Italia e per l’Europa“, dedicato al defunto David Sassoli. All’interno sono elencati in forma integrale 56 discorsi pronunciati dall’ex leader del Parlamento Europeo.

Successivamente Von der Leyen si è recata a Palazzo Chigi per incontrare Romano Prodi, Raffaele Fitto e Giorgia Meloni. Il bilaterale con la premier italiana si è concluso intorno alle 14.30 dopo circa un’ora e un quarto. Nel mirino le basi sui dossier chiave in vista del Consiglio del prossimo 9-10 febbraio.

Von der Leyen su Sassoli: “Colpita dal suo senso della storia”

Il punto di partenza nell’encomio di Ursula Von der Leyen alla memoria di David Sassoli non può che essere il Qatargate: lo scandalo scoppiato nel Parlamento Europeo di cui Sassoli è stato presidente fino alla sua scomparsa, avvenuta nel gennaio 2022.

David non avrebbe mai ammesso episodi di corruzione all’interno del Parlamento, né tra i deputati né all’interno degli organi direttivi“. Certamente le parole della presidente di Commissione non gettano una luce splendente su chi poi ha preso il suo posto, vale a dire Roberta Metsola, di cui poi Von der Leyen viene comunque in soccorso. Entrambi, afferma, “hanno lottato per difendere la democrazia europea dalle pressioni straniere”.

L’ex direttore del Tg1, tra gli altri incarichi, viene elogiato per il suo senso della storia, di cui l’Ue era l’espressione più pura della libertà in opposizione ai regimi. E per questo “lottò così duramente per difendere dignità e diritti dei suoi cittadini, cercando di ampliarli quanto più possibile“.

Un Unione nata “per rispondere alla brutalità della guerra con la pace, che ha scatenato la reazione dei regimi autoritari. Di Sassoli viene poi celebrata la sua “capacità di percepire quando era il momento di cambiare, mettendosi a disposizione di tutti e ascoltando le proposte sempre in una prospettiva democratica. All’Europa, conclude Von der Leyen, “auguro di ritrovare il coraggio con cui David ha lottato per difendere i valori fondanti della sua esistenza“.

Tajani e Gualtieri ricordano Sassoli

Quindi, anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha voluto ricordare Davis in questa maniera:

David ha dato l’anima per le istituzioni comunitarie. Sono molto grato a lui. Pur militando su fronti differenti io e David Sassoli abbiamo difeso il Parlamento europeo e l’istituzione democratica dell’Unione europea. Battuti perché il Parlamento avesse iniziativa legislativa. Ho avuto da lui il massimo del mio appoggio e lui da me; un uomo che si è battuto per le istituzioni comunitarie.

Infine, Roberto Gualtieri – sindaco di Roma:

Nella ‘cosa pubblica’ ha messo tutta la sua dedizione, la sua mitezza e la sua determinazione. La sua idea di politica come processo e convergenza. Ma anche la sua audacia la sua difesa del metodo comunitario e del ruolo del parlamento Ue. La sua elezione fu il primo passo nell’agenda per il cambiamento dell’Europa per ricucire una frattura tra Europa e popolo. Con lui l’Ue ha aperto una stagione nuova che ha mostrato capacità del progetto europeo di dare risposte che altri non hanno saputo dare. Grazie al cambiamento l’Europa è riuscita a ricucire quella che era una frattura di popolo