Il mondo dei film horror è così vasto che neppure il più fine conoscitore del genere potrebbe vantasi di averlo abbracciato tutto. Ricco di sottogeneri, il cinema horror, così come i suoi appassionati, è spesso oggetto di pregiudizi infondati. Tuttavia, perfino i più accaniti detrattori dei film horror conoscono, almeno di fama, i grandi cult del genere. Il terrificante L’esorcista del 1973; saghe leggendarie come Nightmare o Venerdì 13, o ancora il più recente The ring.
Film horror “insopportabili”
Ma esiste una nicchia di film horror assai meno conosciuti che, per i temi trattati o per l’estrema violenza di alcune scene, sono ritenuti dal loro pubblico quasi insopportabili da vedere. Intorno ad alcuni di questi film horror sono nate delle vere e proprie leggende. Alcune storie parlano di pellicole distrutte o irrimediabilmente perdite, altre di scene di torture e uccisioni reali inserite all’interno dei film. Altre storie ancora riguardano film “maledetti”, in grado di gettare la sventura su chiunque li guardi.
The human centipede
All’epoca della sua uscita, nel 2009, The human centipede suscitò allo stesso tempo polemiche e curiosità, a causa della crudezza delle sue scene di violenza fisica e psicologica.
La trama di questo film horror si basa sugli esperimenti di un medico folle e sadico, che decide di creare un centopiedi umano (da cui il titolo) unendo tra loro chirurgicamente tre o più diversi esseri umani. Questa agghiacciante premessa diede il via non ad un solo film, ma ad un’intera trilogia, pesantemente censurata in molti Paesi e del tutto proibita in altri.
Megan is missing
La tecnica del found footage (filmato ritrovato) è spesso associata a film horror particolarmente disturbanti. Nel caso di Megan is missing, il film venne girato nel 2011, nel corso di una sola settimana e con un budget di appena 35.000 dollari. Dopodiché, rimase pressoché sconosciuto per quasi un decennio.
Nel 2020, il film è stato riscoperto dalla community di TikTok, che l’ha reso oggetto di una particolare sfida: riuscire a guardare il film per intero, senza interrompere la visione. Sembrerebbe un compito semplice, eppure moltissimi hanno trovato Megan is missing insopportabile da vedere, per via dei suoi temi delicati e della brutalità di alcune scene.
Il film, infatti, parla senza mezzi termini di rapimento, tortura e violenza sessuale ai danni di due ragazzine. La pellicola mette in guardia i giovanissimi dai pericoli degli incontri online, ma lo fa con una ferocia che ne rende la visione una vera sfida.
Men behind the sun
Questo film cinese del 1988 racconta gli orrori realmente avvenuti all’interno dell’Unità 731 durante gli anni della seconda guerra sino-giapponese (1936-1945). Intorno all’Unità 731, laboratorio di ricerca segreto appartenuto all’Esercito Imperiale giapponese, sono sorte moltissime leggende. La maggior parte di esse, però, è tristemente vera: le laboratorio, atto principalmente alla realizzazione di armi chimiche, si conducevano crudeli esperimenti sugli esseri umani, quasi sempre letali.
Men behind the sun ne racconta la storia senza censure. Le scene di atroce violenza su uomini e animali, e addirittura l’utilizzo di un vero cadavere per una scena di autopsia, l’hanno reso un film horror di cui tutti gli appassionati del genere parlano, ma che in pochi hanno visto davvero.
A serbian film
Definito da molti “il film horror più disturbante di sempre”, anche A serbian film è una pellicola di cui tutti parlano, ma che pochi hanno davvero guardato.
Opera prima del regista serbo Srđan Spasojević, il film racconta la storia di un ex pornodivo che, spinto dalle difficoltà economiche in cui versa insieme alla famiglia, accetta di girare un ultimo film hard. Le scene in cui il protagonista si trova coinvolto, però, si fanno man mano sempre più estreme e disturbanti.
Il film mostra scene di stupri, atti di necrofilia e abusi su minori, il tutto permeato da un’atmosfera da incubo che lo rende, se possibile, ancora più inquietante. Tanto che il governo serbo aprì un’indagine ufficiale sul film per reati contro la morale comune, e moltissimi altri Paesi ne proibirono la distribuzione.
Cannibal Holocaust
Concludiamo con quello che, almeno in Italia, è probabilmente il più famoso tra i film horror ritenuti “insopportabili” da vedere. Capostipite del genere mockumentary, questo film del 1980 diretto da Ruggero Deodato scatenò molte polemiche per l’estremo realismo delle sue scene di violenza e per alcune scene reali di violenza sugli animali. È famosissima la sequenza dello sventramento di una tartaruga, ripreso senza alcuna censura.
Alcuni credettero per anni che Cannibal Holocaust fosse un vero snuff movie, cioè un film che mostri uccisioni reali di esseri umani. Deodato, infatti, chiede agli attori protagonisti di sparire dalla circolazione per un paio d’anni dopo l’uscita del film, affinché il pubblico credesse che fossero realmente morti. Questo contribuì ad ammantare il film della sua aura leggendaria, che sopravvive ancora oggi.
Chiara Genovese