Eliminazione barriere architettoniche. La Gazzetta Ufficiale del 3 gennaio 2023 n. 2 ha pubblicato il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri dell’Ufficio per le Politiche in favore delle persone con disabilità del 10 ottobre 2022 che recita: “Attribuzione alle regioni e province autonome delle risorse per la progettazione di Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche e per il finanziamento di un progetto a sostegno della mobilità delle persone con disabilità”.
Grazie a tale provvedimento, ogni Regione potrà usufruire di una quota che dovrà essere utilizzata per portare a termine i piani riguardanti l’eliminazione delle barriere architettoniche: si parla di 12 milioni in tutto di fondi a disposizione.
Eliminazione barriere architettoniche, assegnate le risorse alle Regioni
Il provvedimento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale prevede l’assegnazione delle risorse del “Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità”, di cui all’art. 34, comma 1, del D.L. n. 41/2021, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 69/2021. Per ottenerle sarà necessario inviare la richiesta attraverso l’indirizzo di posta elettronica certificata [email protected] entro il 17 febbraio 2023, affinché venga accettata servirà una delibera della Giunta regionale, attraverso cui dovranno essere stabiliti l’ammontare e le modalità di erogazione dell’incentivo ai comuni che non abbiano già adottato il P.E.B.A. nella stessa data di adozione della delibera in questione. Inoltre, bisogna fare attenzione alla classe dei comuni con una popolazione compresa tra 5.000 e 20.000 abitanti e dei paesi beneficiari della misura di cui al DPCM del 29 novembre 2021.
Qualora le risorse ricevute non dovessero essere utilizzate, l’Ufficio per le politiche a favore delle persone con disabilità dovrà provvedere suddividerle con una nuova ripartizione tra le regioni che sono risultate idonee ai finanziamenti.
12 milioni di fondi
Le risorse a disposizione per i soggetti interessati sono complessivamente 12 milioni di euro, rispettivamente per le Regioni e le Province autonome. L’importo è destinato alla progettazione dei piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche (P.E.B.A.), in cui rientrano i comuni ai sensi dell’art. 24, comma 9 della legge 5 febbraio 1992, n. 104. Inoltre, 660mila euro sono destinati al finanziamento di un progetto a sostegno della mobilità delle persone con disabilità attraverso cui venga favorita l’individuazione degli stalli che servono ai veicoli che vengono utilizzati da persone con disabilità, affinché vengano realizzati in collaborazione con il MIT, il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri, l’ANCI, e l’ACI come soggetto attuatore.
Bonus barriere architettoniche
Un’altra novità riguarda la proroga del bonus barriere architettoniche fino al 2025. Nello specifico si tratta di un aiuto del 75% che potranno richiedere le persone fisiche, gli esercenti arti e professioni, gli enti pubblici e privati che non svolgano attività commerciale, le società semplici, le associazioni di professionisti e i soggetti che conseguano reddito di impresa. La detrazione prevista dal bonus è del 75% sull’imposta lorda, vale a dire Irpef o Ires, e deve essere suddivisa in cinque quote nel corso dell’anno con l’importo uguale che riguardano i limiti di spesa per gli interventi che vanno da 30.000 a 50.000 euro. Nel dettaglio rientrano nelle spese:
- gli interventi effettuati negli edifici unifamiliari o per unità immobiliari all’interno di strutture plurifamiliari che risultano funzionalmente indipendenti e quindi hanno uno o più accessi autonomi dall’esterno (50 000 euro).
- Gli interventi riguardanti immobili costituiti da due a otto unità (40 000 euro). Nello specifico sarà necessario moltiplicare la quota per il numero delle aree che compongono la struttura così da avere un limite totale delle spese.
- Gli immobili costituiti da oltre otto unità immobiliari (30 000 euro). Anche in questo caso bisognerà moltiplicare l’importo per il numero di unità che compongono l’edificio.
Ulteriori dettagli sono riportati sul sito dell’Agenzia delle Entrate.