Nuovo rapporto Gimbe oggi, 9 gennaio. Stando all’ultimo bollettino riguardante l’andamento della pandemia da Covid-19, nell’ultima settimana si sarebbe assistito ad un aumento del numero dei contagi e dei decessi. In calo, invece, le persone in isolamento domiciliare e i ricoveri con sintomi.
Rapporto Gimbe oggi: i dati dell’ultimo rapporto settimanale
In aumento contagi (+11,4%) e decessi (+9,8%). È quanto emerge dall’ultimo rapporto settimanale sull’andamento della pandemia da Covid-19 elaborato dalla Fondazione Gimbe, relativo a dati che si riferiscono al periodo 30 dicembre 2022-5 gennaio 2023. Nel dettaglio, si registrano 775 decessi (di cui 52 riferiti a periodi precedenti) a fronte dei 706 della settimana precedente, con una media di 111 al giorno. Aumentano, inoltre, i nuovi casi (135.977 a fronte dei 122.099 della settimana precedente), mentre sono in calo gli attualmente positivi (406.182 vs 417.661), le persone in isolamento domiciliare (398.147 vs 409.059) e i ricoveri con sintomi (7.716 vs 8.288). Stabili, invece, le terapie intensive (319 vs 314). Per quanto riguarda il numero dei vaccinati, sono 11,7 milioni, secondo l’ultimo rapporto, gli anziani a non aver ricevuto la quarta dose del vaccino anti-Covid in Italia; 6,78 milioni, in totale, le persone di età superiore ai 5 anni che non hanno nemmeno una dose. I nuovi vaccinati sono aumentati, invece, del 6,4%: si parla di 614 persone rispetto alle 577 della settimana precedente. Di questi, 148 (pari al 24,1%) appartiene alla fascia d’età compresa fra 5 e 11 anni, con un incremento del 74,1%.
Sulla Cina “dubbia efficacia” dei test all’arrivo
Non si è fatto attendere, da parte del presidente della Fondazione, Nino Cartabellotta, anche un commento relativo alle misure prese dall’Italia per contrastare il boom di casi Covid in Cina – dove, nella sola provincia di Henan, il 90% delle persone è positivo -, come l’inserimento dell’obbligo di tampone per i viaggiatori in arrivo dal Paese asiatico negli aeroporti, ritenuto di dubbia efficacia per arginare la circolazione virale. “Nelle ultime settimane si è generato un certo allarmismo – ha dichiarato -, anche se quanto sta accadendo era ampiamente prevedibile. Infatti, è inevitabile che un Paese che ha vaccinato poco, in particolare anziani e fragili, con un vaccino poco efficace sulla malattia grave, con l’improvvisa sospensione ai primi di dicembre della strategia zero Covid sperimenti una netta ripresa della circolazione virale e un rilevante impatto su ospedalizzazione e decessi”.
Lo screening dei viaggiatori in arrivo dalla Cina sarebbe, quindi, di dubbia efficacia, almeno per tre ragioni: “Meno del 10% dei passeggeri arriva con voli diretti; l’estrema contagiosità di Omicron riduce l’efficacia già modesta degli screening documentata in letteratura; la gestione dei positivi sarebbe comunque affidata all’isolamento fiduciario”, sottolinea l’esperto. E conclude: “L’unica reale utilità di questi screening è quella di identificare precocemente nuove varianti”. Per quanto riguarda l’Italia, è fondamentale “il potenziamento di alcune strategie di sanità pubblica per contrastare il Sars-Cov-2”. Innanzitutto, sostiene Cartabellotta, “è cruciale rafforzare le attività di sequenziamento”, poi “bisogna aumentare le coperture vaccinali”, mentre “rimane sempre valida la raccomandazione di utilizzare le mascherine nei luoghi chiusi e affollati”.
La Cina, intanto, dopo tre anni di chiusure, ha riaperto i propri confini agli stranieri, eliminando anche l’obbligo di quarantena all’arrivo. Una misura che potrebbe far salire ulteriormente i contagi, tanto che da Berlino è già arrivata la raccomandazione di evitare i viaggi non essenziali verso il Paese. “Al momento scoraggiamo i viaggi non essenziali in Cina. Il motivo è un picco di infezioni da Covid e un sistema sanitario oberato”, ha affermato su Twitter il ministero degli Esteri tedesco. Giovedì scorso, al termine di una conferenza stampa, il ministro della Salute Lauterbach aveva annunciato che anche la Germania avrebbe chiesto un test negativo ai passeggeri in arrivo dalla Cina, obbligo che entrerà in vigore nella giornata di oggi.