La “tregua” del Natale ortodosso impartita da Vladimir Putin è terminata. A partire dalla mezzanotte, le truppe russe hanno iniziato a bombardare le zone più calde del conflitto. Tra queste, anche Zaporizhzhia. Ecco le ultime notizie sulla guerra in Ucraina.  Secondo il Quartier Generale della Difesa Territoriale dell’autoproclamata repubblica di Donetsk, le forze russe hanno liberato l’insediamento di Bakhmut.  

A partire da oggi Bakhmut è stata liberata.

Hanno affermato i filorussi. 

Intorno alla città dell’Ucraina orientale, sono in corso feroci combattimenti da cinque mesi, con i mercenari del gruppo Wagner, fondato dall’alleato del presidente russo Vladimir Putin, Evgeny Prigozhin che attaccano le difese ucraine per aprire un varco nelle difese attorno a Bakhmut e al sobborgo di Soledar, epicentro della battaglia. 

Nel suo consueto video notturno, Volodymyr Zelensky ha dichiarato:

Bakhmut resiste nonostante tutto. E anche se la maggior parte della città è stata distrutta dagli attacchi russi, i nostri soldati respingono i continui tentativi russi di avanzare. Soledar resiste, anche se la distruzione è ancora maggiore e la situazione è molto difficile.

Guerra in Ucraina, Zelensky: “Putin non ha rispettato la sua promessa sulla tregua”

Voldymyr Zelensky, nel suo messaggio serale di ieri notte, ha definito false le promesse di Vladimir Putin. Quest’ultimo infatti, aveva parlato di una tregua di Natale. Ma tale promessa, secondo il presidente ucraino, non sarebbe stata rispettata:

Bombardamento russo di Kherson con munizioni incendiarie subito dopo Natale. Gli attacchi a Kramatorsk e in altre città del Donbass hanno preso di mira oggetti civili proprio quando Mosca parlava di ‘tregua’ del suo esercito. 

Previste esercitazioni aeree congiunte Mosca-Minsk

Russia e Bielorussia terranno esercitazioni aeree congiunte a partire dal 16 gennaio. Lo ha annunciato il ministero della Difesa bielorusso, precisando che le esercitazioni dovrebbero concludersi il primo febbraio. Infine, il presidente russo ha promesso cinque milioni di rubli (circa 66mila euro) per i parenti dei militari deceduti e tre milioni per chi è rimasto ferito durante il conflitto.