Gli scontri tra ultras napoletani e romanisti hanno fatto tornare l’attenzione sul problema della violenza negli stadi, fenomeno in diminuzione ma che esaspera in alcune occasioni come quelle di oggi dove i tifosi partenopei diretti a Genova e i giallorossi diretti a Milano si sono scontrati nel pieno dell’autostrada, bloccandola per ore e paralizzando il traffico in direzione Arezzo.
Il sottosegretario all’Interno sugli scontri
Quanto accaduto sull’A1 è un vero e proprio Far West inaccettabile, si tratta di fatti gravi e ringrazio le forze di polizia, soprattutto la Polstrada e la Digos, al lavoro per l’identificazione dei soggetti. Verranno fatte tutte le valutazioni del caso affinché si arrivi a sanzioni certe. Nel decreto sicurezza 2 di Salvini ci fu già un giro di vite importante per distinguere il tifoso dal violento, dobbiamo preservare i tifosi veri e sanzionare i violenti. Questi non sono tifosi siamo davanti a fatti criminali. Bene continuare a investire nella formazione delle forze di polizia, ma anche ragionare sul fatto che da qui al 2030 abbiamo 40mila poliziotti che vanno in pensione
Ha parlato dei fatti anche il procuratore della Repubblica di Arezzo Roberto Rossi.
La polizia sta attivamente lavorando per arrivare a identificare quanto prima i responsabili di un atto che ha messo in pericolo la sicurezza
della circolazione e causato un enorme disagio in un’arteria fondamentale per la nostra viabilità
Le parole della vedova Raciti, il poliziotto ucciso durante scontri ultras di Catania e Palermo
È sempre per me doloroso sentire queste notizie. Come posso stare zitta? A breve saranno 16 anni dalla morte di mio marito Filippo. È una situazione molto grave, il governo dovrebbe dare delle risposte immediate. Non si può piegare una intera nazione a questo linguaggio stupido e violento dietro il mondo del calcio, non possiamo essere sempre vittime. Non si può accettare