Nel primo pomeriggio, giungono nuove notizie dal fronte per quanto riguarda la guerra in Ucraina. In questo senso, il portavoce del ministero della Difesa, tenente generale Igor Konashenkov, ha infatti annunciato che le truppe russe avrebbero compiuto un raid militare nella città di Kramatorsk, in Ucraina orientale. Sempre secondo quanto dice Konashenkov – l’operazione si sarebbe basata sull’attacco di due caserme militari del posto. Queste le parole del tenente generale:
Le forze armate russe hanno ucciso più di 600 militari ucraini in un massiccio attacco missilistico su basi temporanee. L’intelligence russa ha rilevato e confermato in modo affidabile attraverso vari canali indipendenti alcune basi temporanee di militari ucraini a Kramatorsk. Si è trattato di una risposta a un attacco illecito del regime di Kiev a una base militare russa temporanea nell’insediamento di Makiivka.
Guerra in Ucraina, Kiev smentisca le versione di Mosca
Serhii Cherevatyi, un portavoce delle forze armate di Kiev nel settore orientale, ha prontamente smentito l’annuncio da parte di Mosca, definendo quanto detto come una “sciocchezza”. Cherevatyi ha fatto sapere alla CNN che non c’è stata alcuna strage di soldati. Fonti americane sembrano sostenere la posizione di Kiev, indicando che non ci sono state particolari movimentazioni nei pressi dell’obitorio cittadino e che non sono state rilevate attività insolite nel paese indicato.
Scambio di prigionieri completato tra Russia e Ucraina
Nel pomeriggio, è stato confermato lo scambio di prigionieri fra Mosca e Kiev. Queste le parole del ministero della difesa russa:
Cinquanta militari russi che erano in pericolo di vita sono stati rimpatriati dal territorio controllato dal regime di Kiev.
Stesso discorso per quanto riguarda Kiev che – per voce del capo dell’ufficio di presidenza ucraino, Andriy Yermak, ha affermato come “fra i rimpatriati vi sono membri delle forze armate, delle forze per le operazioni speciali e delle forze navali, delle forze di difesa territoriale, della guardia nazionale e del servizio di frontiera.”