Vialli, la lettera di Gabriele Gravina – Continuano gli attestati di stima e i ricordi commoventi dell’intero movimento calcistico nei confronti di Gianluca Vialli, ex calciatore ed ex collaboratore di Roberto Mancini in Nazionale (QUI le sue parole), con cui ha vinto anche l’Europeo nel 2021. L’ultimo in ordine di tempo a dedicare una commovente lettera a Vialli è stato il presidente della FIGC Gabriele Gravina. Con una lunga nota pubblicata sul sito della Federazione Italiana, Gravina ha voluto omaggiare Vialli esplicitando tutti i pensieri e descrivendolo sia dal punto di vista calcistico che umano. Parole toccanti ed emozionanti, che vedono nella parola “abbraccio” il comune denominatore tra Gravina e Vialli: l’abbraccio dei tifosi delle squadre in cui ha Vialli ha militaro e non solo, l’abbraccio virtuale che i due si sono scambiati durante la telefonata in cui Vialli è tornato in “azzurro”, ma in altre vesti: in quella circostanza infatti Gravina gli offrì il ruolo di capo delegazione della Nazionale, incarico che Vialli accettò con grande entusiasmo e felicità.
Gravina, la lettera a Gianluca Vialli
Gravina ha pubblicato una toccante lettera attraverso un comunicato ufficiale sul sito della FIGC, in cui si legge: “Caro Gianluca, in fondo è solo una questione di abbracci. Il lungo e caloroso abbraccio dei tifosi e di tutti gli appassionati di calcio che ha accompagnato la tua eccezionale carriera da calciatore. L’abbraccio indissolubile che ti lega alle persone che hanno avuto la fortuna di conoscerti da vicino e che ti vogliono bene. L’abbraccio inaspettato che ci siamo scambiati nella prima telefonata in cui hai accettato il ruolo di capo delegazione della Nazionale con entusiasmo, ma anche con il pudore che ha contraddistinto la tua vittoriosa esperienza da dirigente federale. L’abbraccio intenso, pianto, sorriso e vissuto che ti sei scambiato con Roberto in un momento di estasi collettiva, eppure così intimo e privato
“Sei la persona speciale che ha contribuito a rendere eccezionale un gruppo di persone normali”
E anche adesso, nel dolore profondo in cui ci siamo abbandonati per la notizia che non avremmo mai voluto ricevere, noi della famiglia Azzurra ci stringiamo in un grande abbraccio, fisico e virtuale, per provare a trovare conforto e cercare di alleviare la sofferenza del distacco da una persona così speciale. Perché è proprio questo il punto, caro Gianluca, tu sei la persona speciale che ha contribuito a rendere eccezionale un gruppo di persone normali. È stato il tuo carisma elegante, unitamente alla tua voglia di vivere e di vincere che infondevi a tutti, a rendere gli Azzurri, i tuoi Azzurri, Campioni d’Europa. A Wembley l’Italia è entrata nella storia anche e soprattutto grazie alla tua capacità di rendere migliori le persone che hai accanto con riflessioni mai banali, con domande curiose e consigli sussurrati. Un contributo e un patrimonio unici sia dal punto di vista umano che professionale.
Per questo l’immagine che non riesco a togliermi dalla mente è molto più di un ricordo, è un lascito che sopravvive al dolore. È l’abbraccio con cui i tifosi italiani a Londra ti hanno salutato dopo il trionfo europeo del luglio 2021. Migliaia di braccia che ti hanno cinto ancora una volta e che non volevano più lasciarti andare via. Come oggi. Buon viaggio“.