Eurofighter caduto a Trapani: hanno presentato un esposto alla Procura della città siciliana, i familiari del pilota morto in seguito all’incidente aereo avvenuto lo scorso 13 dicembre. Secondo loro, la tragedia sarebbe “da ricondurre a omessa o cattiva manutenzione”. In poche parole, ad uccidere il 33enne Fabio Antonio Altruda sarebbe stata un’avaria del velivolo. Si attende intanto l’esito dell’analisi sulla scatola nera recuperata.
Eurofighter caduto a Trapani: presentato un esposto dai familiari del pilota morto
Secondo quanto emerso inizialmente dalle indagini riguardanti l’incidente, sembra che il pilota di origini casertane stesse rientrando alla base di Trapani Birgi da un’ordinaria missione di addestramento quando, per motivi ancora in corso di accertamento, prima di avviarsi all’atterraggio il velivolo sarebbe precipitato al suolo. L’impatto era avvenuto in una zona agricola del Trapanese: lì il caccia monoposto era precipitato, schiantandosi a terra, senza che si attivasse nessun allarme e portando alla morte del pilota 33enne Fabio Antonio Altruda. Il suo corpo era stato recuperato nel corso della notte, senza vita, a pochi chilometri a nord di Marsala, accanto ad alcuni rottami del velivolo, dopo ore di ricerche condotte dai vigili del fuoco del nucleo Nbcr con l’ausilio di palloni illuminanti.
“Tutta la Difesa si stringe in un ideale abbraccio alla famiglia e agli affetti più cari del capitano Altruda, con la promessa che non saranno lasciati mai soli”, aveva dichiarato il ministro Guido Crosetto, mentre l’Areonautica militare si preparava ad avviare un’inchiesta di sicurezza sul volo. Ora, a quasi un mese dal disastro, i familiari della vittima hanno deciso di presentare un esposto alla Procura di Trapani, sostenendo che la causa dell’incidente sia “da ricondurre a omessa o cattiva manutenzione” dell’areo. In altre parole, secondo i genitori di Altruda, a far precipitare l’Eurofighter pilotato dal figlio sarebbe stata un’avaria del velivolo. Nelle cinque pagine della querela, i familiari, che si sono affidati all’avvocato Fabio Sammartano, sostengono che “la causa del disastro aereo sia da imputare esclusivamente al sopraggiungere di una importante avaria al velivolo verosimilmente dovuta ad una cattiva e/o omessa manutenzione del mezzo”.
I familiari smentiscono anche che il capitano Altruda, al momento dell’impatto, stesse svolgendo un’esercitazione. “Era partito dall’aeroporto militare di Trapani alle 9 volando in coppia con un altro identico velivolo militare – si legge nell’esposto – per dirigersi verso l’aeroporto militare di Istrana (in provincia di Treviso, ndr) nell’ambito di una missione operativa finalizzata a scortare un velivolo militare statunitense“. Questa circostanza spiegherebbe la ragione per la quale l’aereo era “con equipaggiamento armato”. “I due militari all’esito di quella missione avevano pranzato ed anche riposato presso i locali dell’aeroporto di Istrana, riprendendo il volo di ritorno alle ore 16.50 della medesima giornata per rientrare all’aeroporto di Trapani, comunicando in costante contatto radio tra loro, e così regolarmente fino al momento della sciagura”, si legge ancora nella ricostruzione, che esclude quindi l’errore umano.
Ma i familiari chiedono anche che sia considerato il potenziale conflitto d’interesse “che si palesa sussistere tra le esigenze dell’Amministrazione militare e le esigenze investigative di codesta autorità giudiziaria al fine di poter scongiurare l’eventuale indebita conservazione delle informazioni raccolte ad esclusivo interesse e vantaggio della politica di sicurezza militare della forza armata“. L’Areonautica ha già fatto sapere che, da parte loro, “c’è la massima trasparenza, collaborazione e piena fiducia nella magistratura”. Ad indagare per omicidio e disastro colposo nell’ambito di un fascicolo “contro ignoti” sono, al momento, il procuratore Gabriele Paci e il sostituto Franco Belvisi, con i carabinieri del Reparto Operativo. La prossima settimana, come previsto dalle procedure, la scatola nera sarà analizzata da una ditta specializzata in Inghilterra.