Strage di Erba, è stato trovato morto l’avvocato Manuel Gabrielli, il legale dell’unico sopravvissuto. A ritrovarlo privo di vita, alla prematura età di 47 anni, è stata la moglie, nel garage della loro abitazione.
Gabrielli divenne noto alle cronache nel 2006, in quanto assistente di Mario Frigerio, il superstite della strage di Erba, nonché testimone chiave nel processo a Olindo Romano e Rosa Bazzi.
La tragedia si è consumata la scorsa notte, nel comune di Novedrate, con poco meno di 3 mila abitanti in provincia di Como, dove l’uomo abitava insieme alla moglie. Una volta trovato il corpo, quest’ultima ha lanciato l’allarme. Sul posto sono intervenuti i soccorsi del 118 e i Carabinieri di Cantù, che purtroppo, non hanno fatto altro che poterne constatare il decesso. Intanto, è stata disposta l’autopsia per la prossima settimana, per chiarire le cause della morte.
Strage di Erba, morto Manuel Gabrielli. Chi era l’avvocato di Mario Frigerio
Manuel Gabrielli aveva due figli. In passato era stato anche Consigliere comunale a Novedrate. Iscritto al Foro di Monza, era un avvocato penalista. Era attivo soprattutto in Brianza con studio a Seregno, tuttavia, molto conosciuto in tutta la provincia di Como. A dargli risalto, la strage di Erba, un caso di omicidio plurimo commesso a Erba, in provincia di Como, l’11 dicembre 2006.
Proprio in questi giorni, si era tornato a parlare del processo e delle dichiarazioni di Olindo Romano e Rosa Bazzi per le loro dichiarazioni dal carcere. I due, sosterrebbero di essere stati incastrati e di non essere i responsabili della morte di Raffaella Castagna, del figlio Youssef Marzouk, della madre Paola Galli, e della vicina di casa Valeria Cherubini, moglie di Frigerio, che fu colpito alla gola, rimanendo fortemente menomato. Era di lui che si era occupato Gabrielli.
Michele Bravi assistito del legale Manuel Gabrielli
L’avvocato Manuel Gabrielli aveva assistito anche il cantante Michele Bravi. Il 22 novembre 2018, Bravi aveva provocato la morte di una donna in moto, Rosanna Colia di 58 anni, mentre era alla guida di un’auto del car sharing a Milano. Il vincitore della settima edizione di X Factor, chiamò immediatamente i soccorsi, la Colia fu trasportata all’ospedale, dove però morì poco dopo.
Michele Bravi ha patteggiato per l’omicidio stradale, una condanna a un anno e mezzo. Gabrielli aveva pronunciato queste parole in merito all’esito finale sull’incidente: “Al momento del sinistro, Michele Bravi non stava effettuando inversione ad U, bensì una svolta a sinistra per accedere a un passo carraio“. Inoltre, la moto condotta dalla vittima proveniva da dietro “rispetto al senso di marcia dell’autovettura guidata da Michele e, quindi, alle spalle di quest’ultimo. Al momento dell’impatto, l’auto di Michele aveva superato la riga di mezzeria per circa la sua metà, mentre l’impatto è avvenuto in prossimità della portiera posteriore, lato guidatore“.
A dare il via libera alla proposta di patteggiamento era stato anche il PM titolare dell’inchiesta Alessandra Cerreti. In seguito, Bravi aveva anche inviato una lettera alla famiglia della donna, due o tre mesi dopo la morte, per esprimere il suo dolore e la sua vicinanza e il vuoto per quanto accaduto.