Nebbia cognitiva cos’è? Il covid-19 porta con se diversi strascichi e tante sono le conseguenze che molte persone colpite stanno pagando. Una di quelle classificate a medio e lungo termine è la nebbia cognitiva. Il soggetto che ne è colpito avverte un senso di stanchezza mentale persistente rendendo le attività quotidiane molto faticose.

Nebbia cognitiva cos’è? I sintomi

I SINTOMI A CHE COSA SONO ASSOCIATI?

Quando ci ritroviamo a parlare di nebbia cognitiva ci riferiamo ad un insieme di sintomi cognitivi che comprende il deficit di attenzione, le difficoltà di attenzione, il rallentamento psichico associati a diverse patologie quali malattie neurodegenerative, disturbi psicologici, depressione o causati da trattamenti invalidanti per esempio come la chemioterapia.

I SINTOMI SONO REVERSIBILI O MENO?

I sintomi sembrano essere reversibili anche se non si sa ancora in quanto tempo. Degli studi scientifici hanno messo in evidenza come un terzo dei soggetti guariti dal Covid-19 presentava deficit cognitivi anche dopo 6 mesi dall’infezione. Tuttavia, in una recente ricerca è venuto fuori come i sintomi della nebbia cognitiva dopo un anno si riducano, ma non scompaiano del tutto.

Nebbia cognitiva cos’è? Quanto dura? 

È difficile pensare alla durata effettiva del disturbo, molto variabile da persona a persona, così come lo è la durata dell’infezione. Dobbiamo anche pensare e ricordare che il Covid è entrato a far parte della nostra vita solo 2 anni fa. Gli studi sul Long Covid sono recenti (i primi pubblicati risalgono a fine 2020), ma erano prevalentemente focalizzati sugli aspetti infiammatori e respiratori.

Nebbia cognitiva cos’è? Vivere a rilento, come se ci si fosse svegliati da poco

VIVERE IN MODO RALLENTATO

Abbiamo esordito dicendo che i sintomi principali che caratterizzano la nebbia cognitiva sono: difficoltà di concentrazione, confusione mentale e deficit di attenzione, dunque per comprendere la sensazione che vivono i soggetti colpiti dalla “nebbia cognitiva” pensiamo a come ci sentiamo appena svegli al mattino, o dopo una pennichella di un oretta.

Facciamo sicuramente fatica a ripartire subito, il nostro cervello è rallentato dall’inerzia del sonno. Ma di cosa stiamo parlando? L’inerzia del sonno è quella condizione fisiologica per cui il cervello riparte piano piano in quanto le sue diverse aree si riattivano gradualmente. Il nostro cervello non ha un interruttore on off che si accende e si spegne.

GLI EFFETTI SULLA VITA QUOTIDIANA

I pazienti con Long Covid che soffrono di nebbia cognitiva vivono costantemente una sensazione di confusione mentale, molto simile a questa sensazione, rendendo difficile lo svolgimento delle attività quotidiane soprattutto quelle più impegnative: guidare, fare operazioni economiche importanti, lavorare.

Dobbiamo anche considerare che circa il 30% di pazienti con long covid soffrono anche di depressione,  nonché di insonnia, che sicuramente amplificano questa sintomatologia.

Nebbia cognitiva cos’è? Il percorso da fare qual’è?

“AFFIDARSI A PROFESSIONISTI PER RITORNARE A VIVERE”

Tutti coloro che soffrono per via di questa brutta conseguenza da Covid-19 devono comunque far ripartire la loro vita e per farlo bisogna che si affidino a persone preparate che lavorano in coesioni con altri professionisti.

La scelta di affidarsi a una multidisciplinare (composta da una valutazione neuropsicologica, psicologica e neurologica) sarebbe quella più opportuna per poter intraprendere iniziare una diagnosi mirata che possa indirizzare a una terapia ad hoc.

La strada della riabilitazione va strutturata insieme, il paziente è parte attiva e partecipa con gli specialisti all’organizzazione del percorso cognitivo da intraprendere. Prima lo si fa tutto questo e prima il paziente torna alla vita precedente l’infezione.

Di fondamentale importanza e non da sottovalutare il trattamento dei sintomi legati al tono dell’umore e del sonno. Esso diviene necessario per recuperare attraverso degli interventi psicologici ma anche farmacologici.