Un partito unico di centrodestra, capace di tenere insieme sia il centro liberale e garantista che la destra conservatrice. Un modello sullo stile del partito repubblicano americano: un unico, grande, contenitore politico che ingloba tutto il mondo conservatore. L’idea torna spesso all’interno del dibattito pubblico, specie quello che coinvolge partiti ed intellettuali di centrodestra, ed in queste ore se ne sta parlando in maniera molto insistente. Complice di questo è anche Silvio Berlusconi che continua ad accarezzare il suo sogno. Fin dalla sua discesa in campo, infatti, il Cav ha avuto in mente l’idea del partito unico di centrodestra. Le condizioni non si sono mai verificate e, probabilmente, ancora non si sono verificate. Né si verificheranno a stretto giro. Fratelli d’Italia, infatti, non ha dubbi: non ce n’è bisogno.
Fratelli d’Italia: no al partito unico di centrodestra
Dubbi sulla possibilità di creare un unico grande partito di centrodestra erano stati avanzati dal Premier Giorgia Meloni in persona. Dubbi che Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario per l’Attuazione del programma e uomo molto vicino alla premier, chiarisce senza ambiguità in un’intervista al Corriere della Sera. Le sue parole:
Il partito unico non c’e’, non e’ in campo. Abbiamo già un grande partito conservatore: Fratelli d’Italia. La grande intuizione e’ stata quella di non fare asse con i partiti antieuropeisti ma di guidare i conservatori.
Fazzolari sembra riferirsi all’approccio ancora euroscettico della Lega che a Strasburgo siede nel gruppo di Identità e democrazia assieme ai tedeschi di Alternative fur Deutschland e ai francesi del Front National di Marine Le Pen. Poi aggiunge:
Oggi possiamo davvero fare una rivoluzione in Europa: un patto con il Ppe, che spezzi la dannosa alleanza Ppe-Pse. Perche’ noi siamo europeisti, crediamo nell’identita’ e fratellanza di tutti i popoli europei. Il sostegno all’Ucraina lo dimostra.
Gli scenari
Le parole di Fazzolari arrivano due giorni dopo l’incontro a palazzo Chigi di Giorgia Meloni con il capogruppo del PPE al Parlamento europeo, Manfred Weber. Sul tavolo c’è la possibilità, in vista delle elezioni europee del 2024, di un accordo tra i Conservatori dell’Ecr e i Popolari che potrebbe mettere in difficoltà l’asse Popolari-Socialisti che da sempre domina il quadro parlamentare e istituzionale europeo. Un asse che suscita le diffidenze e i timori di Forza Italia: lo stesso Berlusconi, poco prima dell’incontro tra Meloni e Weber, aveva voluto rendere pubblico un colloquio con l’esponente politico tedesco, sottolineando l’importanza di Forza Italia nel Partito popolare europeo.
Il sogno del Cav
Nessun esponente di Forza Italia ha risposto a Fazzolari, da Arcore tutto tace. Intanto Berlusconi va avanti sulle sue convinzioni. Proprio in un’intervista diffusa ieri dicceva che l’idea del partito unico di centrodestra:
È il mio sogno dal 1994. Un contenitore nel quale il centro liberale e la destra democratica possono stare insieme, in un progetto comune, con pari dignità. Quando sono sceso in campo pensavo, e penso, che questo sia il prossimo passo per un assetto bipolare che è il sistema migliore per una democrazia come negli Usa. Non avverrà domani, forse, ma l’unità del centrodestra è scritta nella mente e nel cuore degli italiani. Comunque, partito unico o no, con il centrodestra unito tra un mese vinceremo le elezioni regionali in Lombardia e Lazio.