Sconfitta netta da parte dell’Olimpia Milano contro l’Olympiacos in Eurolega. La compagine guidata da coach Ettore Messina ha resistito per tre quarti, prima di cedere in Grecia. Al termine del match, Messina ha commentato di fronte ai giornalisti il passo falso che inguaia nuovamente la squadra, allontanandosi ulteriormente dalla zona Playoff: “Siamo stati competitivi almeno fino alla metà del terzo quarto, poi ci sono stati alcuni errori, e infine alcuni giocatori-chiave non avevano più le gambe per rimetterla in piedi. Nei primi cinque minuti del terzo quarto siamo riusciti a tenerli a due punti segnati, ma noi ne abbiamo prodotti appena cinque, sbagliando almeno tre tiri da tre aperti.”
Poi, l’attenzione vira su qualche fischio gestito in maniera ‘sfortunata’ dagli arbitri: “C’è stata anche una sequenza sfortunata, in cui credo che la partita sia stata amministrata in modo diverso, in cui un fallo non fischiato su Hines è poi stato punito da un canestro da tre punti in superiorità numerica e un canestro di Davies subendo fallo è stato cancellato. È successo durante la fase cruciale della partita, ma questo non deve togliere nulla alla prestazione dell’Olympiacos, che ha giocato una gara eccellente e meritato di vincere.”
Eurolega, le parole di coach Messina al termine di Olympiacos-Milano
Come detto, Milano scivola in classifica, piazzandosi ad oggi in quindicesima posizione (su 18 squadre partecipanti) con un record di 6-11, mentre i Playoff si trovano a quota 9-8. Serve un mezzo miracolo per ribaltare la situazione, ma l’Olimpia ha le capacità per provarci: “Nell’Eurolega di quest’anno, in ogni turno ci sono almeno un paio di sorprese. Se per qualsiasi motivo affronti una partita con leggerezza, la perdi. Questo dice quanto sia competitiva questa lega. Oggi non so dire quante vittorie servano per giocare i playoff. Due anni fa la quota era molto alta, perché c’era stata una squadra come il Khimki che aveva lasciato tantissimi punti in giro. Proprio per questo ho già detto un paio di anni fa che bisognerebbe valutare la possibilità di cambiare il sistema di accesso ai playoff, perché otto posti su 18 sono molto pochi rispetto alle legittime ambizioni di tanti club e dei proprietari. Nella NBA ci sono 16 posti più il play-in. Credo che presto in EuroLeague bisognerà affrontare questo argomento, discuterne.”