Tumore Fedez Vialli. Il tumore al pancreas l’ “ospite indesiderato” che ha avvicinato Gianluca Vialli a Fedez. Proprio il cantante su Intagram ha voluto rendere omaggio all’ex calciatore morto ieri a 58 anni. Con Vialli Fedez aveva condiviso le paure, i timori e i dolori della malattia.
Tumore Fedez Vialli
Fedez è reduce da un’operazione e per il momento sembra aver sconfitto la malattia, che invece purtroppo è stata letale per Gianluca Vialli. Ma cos’è il cancro al pancreas?
Il pancreas è un organo ghiandolare situato in profondità nell’addome, tra lo stomaco e la colonna vertebrale ed è suddiviso in tre parti: la più grande viene chiamata “testa” ed è a stretto contatto con il duodeno, quella centrale “corpo”, e la parte più sottile, che si protrae fin verso la milza, è detta “coda”. Si tratta di un organo che produce diversi ormoni di una certa importanza, tra i quali l’insulina e il glucagone, che regolano i livelli di zucchero nel sangue, e vari enzimi, come la tripsina che, trasportati dai dotti pancreatici all’intestino, contribuiscono alla digestione e all’assorbimento dei nutrienti.
Il tumore al pancreas si manifesta quando alcune cellule si moltiplicano al suo interno senza controllo. Ciò avviene più comunemente all’interno della testa o del collo del pancreas (75%), poi nel corpo (15-20%) e nella coda (5-10%). Nel 2020 sono stati stimate, in Italia, oltre 14 mila nuove diagnosi. Ad essere più a rischio sarebbero, in particolare, le persone comprese nella fascia d’età tra i 50 e gli 80 anni, soprattutto se fumatrici.
Sintomi
A causa della sua posizione, il tumore è difficile da scoprire tempestivamente e anche i sintomi iniziali compaiono spesso già in fase avanzata:
- ittero (ingiallimento della pelle e del bianco degli occhi),
- dolore alla schiena,
- dolori addominali, all’altezza dello stomaco, che possono andare e venire, peggiorando quando ci si sdraia e dopo i pasti,
- perdita di appetito,
- inspiegabile perdita di peso,
- urine di essere di colore giallo o arancione scuro,
- feci di essere di colore chiaro.
Cause
Le cause dei tumori del pancreas non sono note, ma derivano dalla crescita incontrollata di cellule che hanno subito una o più alterazioni genetiche.
I principali fattori di rischio, che aumentano la possibilità di sviluppare la malattia, sono:
- il fumo,
- il diabete,
- la pancreatite cronica
- e alcune malattie ereditarie.
Sopravvivenza
Purtroppo, a differenza di altri tumori, quello del pancreas risulta essere il più letale. Tre quarti dei malati va incontro a decesso entro un anno dalla diagnosi e a 5 anni dalla scoperta della malattia sono vivi solo 8 pazienti su cento. Le ragioni di questo insuccesso sono molte: i sintomi nelle fasi iniziali della malattia non si manifestano oppure non sono sufficientemente specifici per suscitare sospetti, così spesso la neoplasia viene scoperta con troppo ritardo quando il tumore ha formato già molte metastasi. Non solo, per la natura stessa del tumore -particolarmente ricco di tessuto stromale- è difficile veicolare farmaci antitumorali al suo interno. Due caratteristiche che rendono il tumore del pancreas particolarmente difficile da trattare. (fonte: fondazioneveronesi.it)
Allo studio un vaccino contro il tumore al pancreas
L’Aifa, Agenzia Italiana del Farmaco, ha dato l’autorizzazione per il primo studio clinico per il vaccino contro il tumore al pancreas. Quindi, è previsto un finanziamento del bando Proof of concept (PoC), che ha l’obiettiva di supportare la realizzazione di un brevetto depositato dal titolo: “Un vaccino a DNA di seconda generazione codificante per le sequenze immunodominanti di alfa-enolasi per la cura del tumore del pancreas”. Il ministero della Salute ne ha approvato l’ammissione.
Il tumore al pancreas si manifesta quando improvvisamente e senza controllo si moltiplica il numero di cellule che si trovano all’interno dell’organo. Sempre più persone scoprono di avere il male e solo nel 2020 sono state stimate, in Italia, oltre 14mila nuove diagnosi.
Sono anni che il Laboratorio di Immunologia dei Tumori del Centro di Ricerca in Medicina Sperimentale delle Molinette, guidato dal professionista Francesco Novelli, professore ordinario di Immunologia e direttore del Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute dell’Università di Torino, lavora al progetto. Il brevetto è stato sviluppato insieme alla Fondazione Ricerca Molinette Onlus e sarà condotto in collaborazione con l’Unità del Policlinico P. Giaccone di Palermo, guidato da Serena Meraviglia, professore associato di Immunologia Università di Palermo. Sono previsti circa tre ricercatori under 40 che saranno assunti per il lavoro. Dopo aver accolto la richiesta, l’Aifa avrà bisogno di ricevere tutte le informazioni necessarie come gli studi preclinici completati, tossicità e bio- distribuzione. La domanda di brevetto italiano è stata depositata dal gruppo di lavoro a settembre 2021 a nome dell’Università di Torino e nel settembre 2022 è stata richiesta anche l’estensione europea del brevetto di ENO3PEP.