Kevin McCarthy, leader del Partito Repubblicano alla Camera dei Rappresentanti degli Usa, è il vincitore delle elezioni per nominare il nuovo Speaker, diventando così il successore di Nancy Pelosi. Tutto ciò accade esattamente a due anni di distanza dall’assalto di Capitol Hill.

Si chiude così una pagina politica tutt’altro che indimenticabile per il partito guidato da Donald Trump, che ha paralizzato la camera bassa del Congresso per quasi tre giorni. Mai nella storia americana si era arrivati al 15esimo scrutinio.

Per capire l’importanza del ruolo, bisogna ricordare che lo Speaker esercita un’enorme influenza a Washington, presiedendo le attività della Camera ed è il secondo in linea di successione alla presidenza, dopo il vicepresidente.

Elezioni Speaker Camera Usa, McCarthy chiamato a un duro lavoro

Alla fine è arrivata la fumata bianca: Kevin McCarthy chiude la partita sulle elezioni del nuovo Speaker della Camera, in piena notte. Le avvisaglie erano giunte alla 14esima votazione, quando il nuovo leader dei repubblicani alla camera bassa non aveva centrato la soglia per un solo voto. A voltargli le spalle in questo caso era stato Matt Gaetz, legislatore neoeletto in Florida.

Scene incredibili che hanno rischiato di degenerare in scontri fisici oltre che verbali, con il deputato dell’Alabama Mike Rogers che ha minacciato con un montante destro lo stesso Gaetz. Già da giorni, infatti, ci sono circa una ventina di esponenti ultraconservatori che non vedono di buon occhio la figura di McCarthy, considerata fin troppo mite e aperta, al punto da dover costringere Trump a intervenire pesantemente. Tuttavia, la sua sponsorizzazione è caduta nel vuoto, nonostante l’esito fosse comunque scontato verso un risultato positivo.

Con l’abbassamento della quota da 218 a 212 voti, McCarthy è riuscito a conquistare ben 14 preferenze dai franchi tiratori (presumibilmente scendendo a compromessi), avendo la meglio sul rivale democratico Hakeem Jeffries, il quale sarebbe potuto diventare il primo Speaker afroamericano nella storia degli Stati Uniti. Nelle sue prime parole da terza carica dello Stato, McCarthy ha dichiarato che “non è importante come si inizia, ma come si finisce“.

Le parole di Biden a McCarthy: “Pronto a lavorare con i repubblicani”

Dopo la notizia dell’elezione di Kevin McCarthy a nuovo Speaker della camera, è arrivato anche il momento per il presidente Joe Biden di commentare la notizia e lanciare il primo messaggio al neo eletto. Dal canto suo, il presidente degli Stati Uniti ha utilizzato un approccio morbido in continuità con quanto dichiarato in precedenza a proposito della sua totale apertura verso la collaborazione con i repubblicani.

Ecco il suo intervento:

Come ho detto dopo le elezioni di metà mandato, sono pronto a lavorare con i repubblicani ogni volta che sarà possibile, e gli elettori, come hanno detto chiaramente, si aspettano che i repubblicani siano pronti a lavorare con me. Ora la leadership della Camera ha deciso che quel processo debba iniziare. Ora è il momento di governare responsabilmente, e assicurare che gli interessi delle famiglie americane vengano per primi.

Vedremo dunque se alle buone intenzioni seguiranno anche gli aspetti più concreti soprattutto in virtù di uno spirito di collaborazione che necessariamente chiederà ad entrambe le parti di mostrarsi favorevoli ad un gruppo di lavoro condiviso.