The Last of Us, la serie tv HBO farà i conti con la pandemia, tra similitudini con il Covid-19 e i cambiamenti rispetto al videogame.
The Last of Us, la serie tv racconterà la pandemia tenendo conto della realtà del Covid-19
Come noto agli appassionati del videogame omonimo, The Last of Us, serie tv di HBO che si preannuncia come un vero e proprio evento del 2023, è ambientata in un mondo devastato da una pandemia che ha distrutto la civiltà e decimato la razza umana. Mentre nel 2013 – anno in cui il gioco sviluppato da Naughty Dog arrivò su Playstation – questo sembrava uno scenario fantascientifico, oggi, dopo tre anni di convivenza con la pandemia di Covid-19, esso assume connotati molto diversi. Una conseguenza immediata di tutto ciò, è la maggiore consapevolezza del pubblico di fronte alla rappresentazione di un simile contesto, ed è quello con cui hanno dovuto fare i conti i realizzatori dello show.
La necessità di un maggior realismo nella rappresentazione della pandemia e delle sue origini scientifiche è uno dei temi dibattuti dai due co-creatori della serie tv, Neil Druckmann (anche creatore del videogame originale) e Craig Mazin, che in una lunga intervista hanno spiegato come proprio la natura reale del Cordyceps, la specie di fungo che dà il via alla crisi nel videogame, sia stato il punto di partenza per un maggiore approfondimento in questo senso. Mazin, su questo, è chiarissimo.
“Volevamo che la serie fosse il più accurata possibile in termini scientifici. Il gioco ci riusciva molto bene, specialmente per un genere caratterizzato da zombie che vengono fuori dalla terra. Il concetto del Cordyceps è molto affascinante ed è assolutamente reale. La nostra intenzione era, quindi, di spingerlo un po’ oltre, rendendolo ancora più realistico, perché più diventa reale, più riusciamo a immedesimarci con i personaggi“.
The Last of Us, ecco le differenze tra la serie tv e il videogame
La necessità di adattare la storia alla realtà pandemica attuale, ha comportato inevitabili cambiamenti rispetto al videogioco. Druckmann, che ha già spiegato i motivi dietro la minore violenza che caratterizzerà la serie rispetto alla sua controparte videoludica, ne è consapevole e descrive le ragioni che hanno portato a queste differenze.
“Ci sono cose che abbiamo aggiunto nello show che mi piacciono molto. Volevamo evitare di fare la tipica serie sugli zombie e, in questo, ci hanno aiutato i Clicker, che abbiamo reso più realistici. Invece, per quanto riguarda coloro che sono stati infettati da meno tempo, abbiamo discusso molto su come dovesse apparire il vettore responsabile della diffusione dell’infezione, dal momento che avevamo eliminato alcune cose presenti nel gioco. Lì compaiono delle spore nell’aria che costringono le persone a indossare maschere anti gas, ma abbiamo deciso fin dall’inizio di togliere questo elemento dalla serie. Riflettendo, dunque, su come si verificasse il passaggio da un infetto a un altro, e su come agiscono i funghi in tal senso, siamo quindi arrivati al concetto di una rete interconnessa. L’idea di questo network compatto contro l’umanità ci terrorizzava e mi piaceva davvero molto, così abbiamo deciso di svilupparlo per lo show”.
Cast e data di uscita
La serie sarà disponibile il 16 gennaio 2023, in esclusiva su Sky e su NOW e in contemporanea con gli Stati Uniti e in Regno Unito, Irlanda, Germania, Austria e Svizzera.
Nel cast ci saranno Pedro Pascal nel ruolo di Joel e la giovane attrice britannica Bella Ramsey nel ruolo di Ellie. Al fianco dei due protagonisti, compariranno Gabriel Luna nel ruolo del fratello di Joel, Tommy, Anna Torv in quello di Tess e l’attrice britannica Nico Parker in quello di Sarah.
Per approfondire temi e curiosità legate al cinema, l’appuntamento è con Buio in Sala, la domenica dalle 20 alle 22 su Radio Cusano Campus.