Panatta Vialli. Adriano Panatta ricorda Gianluca Vialli nel giorno della sua morte e lo fa in maniera commovente e non scontata. “Mi sembra ancora incredibile la sua morte. Sempre discreto, non ha mai ostentato nulla, al contrario di tanti calciatori di oggi” ha affermato l’ex campione di tennis in un’intervista a Rai News 24.
Panatta Vialli, il ricordo
Panatta ha dichiarato:
“Siamo nati lo stesso giorno, il 9 luglio, per cui anche quando non lo conoscevo mi sentivo un po’ legato a lui. Gianluca è stato un campione, ma al di là di questo, la cosa bella è la sua discrezione. Scusate se ne parlo ancora al presente, ma mi sembra incredibile che non ci sia più Gianluca. E’ un ragazzo benestante che però non ha mai ostentato la sua provenienza familiare, che era molto diversa da alcuni giocatori di calcio che invece mi sembra ostentino un po’ troppo quello che guadagnano”.
L’intelligenza
Panatta ha sottolineato anche le qualità intellettive dell’uomo Vialli:
“Aveva un grande senso dell’umorismo, anche per quello che stava facendo che lo considerava un dono e non una conquista. Era un ragazzo molto intelligente, aveva dei valori importanti. Lo voglio ricordare soprattutto con quell’abbraccio tra lui e Mancini quando hanno vinto gli Europei. Quella penso sia la più bella immagine per ricordare Gianluca Vialli”.