Come sta andando Caleidoscopio? Una domanda che, ad una settimana dal suo debutto ufficiale, più di qualcuno si sta iniziando a fare. Fin da subito ha saputo attirare grande fascino, per la sua grande particolarità, ossia per il fatto che può essere vista nell’ordine che si vuole. Non esiste una sequenza esatta da seguire per i vari episodi, ma si può scegliere quella che si vuole, rendendola unica nel suo genere in tutti i sensi.
Come sta andando Caleidoscopio?
Un esperimento che ricorda quello fatto sempre da Netflix nel 2018 con Bandersnatch, il film della serie Black Mirror, che aveva la particolarità di essere interattivo. In quel caso, infatti, ogni cinque minuti veniva chiesto agli spettatori di scegliere tra due opzioni, cambiando così la trama a seconda del proprio pensiero. Come in quel caso, però, il pubblico è rimasto in parte deluso da quello che doveva un progetto innovativo e interattivo. Delusione che si è trasformata in una vera e propria critica da parte di Keith Phipps, che su Vulture ha commentato così il tutto: “Sinceramente, sembra proprio di guardare una serie in disordine”.
Il nome deriva dal fatto che gli episodi (otto) non hanno un ordine numerico, ma prendono il nome di un colore. Le possibili combinazioni sono più di 5000, ma che diventano oltre 40mila se, contrariamente da come detto dai produttori, non si guarda l’episodio Bianco alla fine. Gli episodi Giallo, Verde, Blu, Viola, Arancione, Rosso e Rosa raccontano i fatti precedenti alla rapina nel corso di 24 anni e sono preceduti da un piccolo trailer (nero).
Ovviamente, però, non sono arrivate solamente critiche, ma anche, come nel caso di Angie Han dell’Hollywood Reporter, che ha detto “funziona bene, almeno nel senso che è davvero possibile seguire ciò che accade indipendentemente dall’ordine”. La stessa giornalista, però, ha tenuto a precisare che questo non rappresenta necessariamente un arricchimento per la serie. Secondo Stuart Heritage, invece, “una volta che hai assistito a tutta la faccenda e l’hai riordinata nel tuo cervello, è uno spettacolo piuttosto bello”, ma proprio quello che dovrebbe essere un suo punto di forza non permette di approfondire la psicologia dei personaggi o alla sceneggiatura di creare il giusto climax.
Altro “difetto” che si sta presentando è il fatto di non poter parlare della serie fino a che non si sono visti tutti gli episodi, altrimenti si rischia di spoilerare alcune parti a chi sta seguendo un ordine diverso. La serie, però, può essere vista anche secondo un criterio cronologico, visto che prima di ogni episodio è presente una scritta che da un collocamento temporale. Nonostante questo, molti critici hanno deciso di dare un loro ordine cronologico, creandone molti altri. Insomma tanta confusione, ma anche secondo molti utenti Netflix può essere veramente un punto di forza.