Arrivano novità circa l’omicidio di Paolo Stasi, il 19enne di Francavilla Fontana (in provincia di Brindisi) ucciso lo scorso 9 novembre 2022. Per il delitto con l’accusa di omicidio volontario e premeditato sono indagati un 18enne e un 19enne.
L’avvocato della difesa, Leonardo Andriulo, aveva chiesto il dissequestro dei beni confiscati ai due ragazzi: una pistola a gas, fedele riproduzione di una Glock 17 e possibile arma del delitto, e migliaia di euro in contanti. Tuttavia Il tribunale del riesame di Brindisi ha rigettato l’istanza. Al momento dell’accaduto il 18enne, principale sospettato di essere l’esecutore materiale, era ancora minorenne. Per questo si lavora insieme al Tribunale minorile di Bari.
Omicidio Paolo Stasi, ipotesi regolamento di conti la più plausibile
Omicidio Paolo Stasi, ultime notizie.
Limitatamente ai beni sequestrati nell’abitazione di uno dei due indagati, l’avvocato ha risposto che la pistola fosse inoffensiva e che la somma di denaro fosse frutto di un’attività lavorativa legale presso lo zio. Da capire il movente che avrebbe spinto i giovani a un gesto così estremo, freddando il loro coetaneo con due colpi d’arma da fuoco sotto la soglia di casa in via Occhibianchi.
Tra gli oggetti sequestrati durante la perquisizione, avvenuta a inizio dicembre quanto i due ragazzi sono stati iscritti nel registro degli indagati, anche i cellulari. Necessari inoltre approfondimenti sui dialoghi nella chat tra la vittima e la madre, non è ancora chiaro che ruolo avessero i tre coetanei e se gli indagati conoscessero Paolo Stasi. In ogni caso, la difesa cerca di allontanare ogni sospetto e ha chiesto una perizia tecnica sull’arma. Al contempo l’accusa sostiene che la somma di denaro confiscata, circa 9mila euro, sia frutto di attività illegali legate allo spaccio di droga. Sul fatto ci sono ancora fin troppi punti oscuri da chiarire, ecco perché lo scenario è aperto a qualsiasi possibilità e pista.