Bonus ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica: ecco tutto ciò che riguarda il credito d’imposta finalizzato ad incentivare la spesa privata nei suddetti settori.

Bonus ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica: come funziona, a chi spetta, a quanto ammonta e attività ammissibili

Il bonus ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica è una misura che è stata ideata con lo scopo di sostenere la competitività delle imprese, stimolando e incentivando gli investimenti in:

L’agevolazione viene riconosciuta a tutte le imprese che risultano essere residenti all’interno del territorio italiano e, dunque, anche le stabili organizzazioni dei soggetti non residenti, indipendentemente dai seguenti fattori:

  • la natura giuridica;
  • il settore economico di appartenenza;
  • la dimensione;
  • il regime contabile;
  • il sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.

Non possono beneficiare del bonus ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica, invece, le seguenti imprese:

  • quelle che si trovano in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale o altra procedura concorsuale;
  • quelle destinatarie di sanzioni interdittive;
  • quelle che non rispettano la normativa vigente in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro;
  • quelle che non adempiono in maniera corretta agli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali in favore dei lavoratori.

A partire dal 2023 c’è stata una diminuzione dell’ammontare del bonus ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica per tutte le attività ammissibili.

In particolare, ecco a quanto ammonta il credito d’imposta:

  • per le attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico, il credito d’imposta è riconosciuto, fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2022, in misura pari al 20% della relativa base di calcolo, assunta al netto delle altre sovvenzioni o dei contributi a qualunque titolo ricevuti per le stesse spese ammissibili, nel limite massimo annuale di 4 milioni di euro (dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2022 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2031, il bonus è pari al 10%, nel limite massimo annuale di 5 milioni di euro);
  • per le attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati, il credito d’imposta è riconosciuto, fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023, in misura pari al 10% della relativa base di calcolo, assunta al netto delle altre sovvenzioni o dei contributi a qualunque titolo ricevuti sulle stesse spese ammissibili, nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro (dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 e fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2025, il bonus è pari al 5%, nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro);
  • per le attività di innovazione tecnologica 4.0 e green, finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0, il credito d’imposta è riconosciuto, fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2022, in misura pari al 15% della relativa base di calcolo, assunta al netto delle altre sovvenzioni o dei contributi a qualunque titolo ricevuti sulle stesse spese ammissibili, nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro (nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2022, il bonus è pari al 10%, nel limite massimo annuale di 4 milioni di euro, mentre dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2025, il bonus è pari al 5%, nel limite massimo annuale di 4 milioni di euro);
  • per le attività di design e ideazione estetica finalizzate ad innovare in modo significativo i prodotti dell’impresa sul piano della forma e di altri elementi non tecnici o funzionali (linee, contorni, colori, struttura superficiale, ornamenti, ecc…), il credito d’imposta è riconosciuto, fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023, in misura pari al 10% della relativa base di calcolo, assunta al netto delle altre sovvenzioni o dei contributi a qualunque titolo ricevuti sulle stesse spese ammissibili, nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro (dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 e fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2025, il bonus è pari al 5%, nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro).

Tutte le attività ammissibili sono elencate all’interno della pagina dedicata all’incentivo sul sito web del Ministero delle Imprese e del Made in Italy