Sergio Castellitto età. Nato a Roma il 18 agosto 1953, Sergio Castellitto è un attore e regista.

Sergio Castellitto età, moglie e figli

Sergio Castellitto ha 69 anni. E’ sposato con la scrittrice e drammaturga Margaret Mazzantini dal 1987. La coppia ha quattro figli: Pietro, nato nel 1991, Maria nel 1997, Anna nel 2001 e Cesare nel 2006. Tra tutti, il primogenito ha deciso di seguire le orme dei suoi genitori ed infatti si è affermato come attore, ma anche come regista e sceneggiatore.  Anche la secondogenita, Maria, sembra abbia studiato presso la Soas University di Londra, realizzandosi come giornalista. La terzogenita è invece iscritta all‘Università di Bath e non sembra aver terminato ancora gli studi. Cesare, infine, frequenta la Scuola secondaria di secondo grado e non ha ancora conseguito il diploma.

Biografia

Castellitto muove i primi passi in teatro e qui conosce l’attrice Margaret Mazzantini, destinata a diventare per lui una musa ispiratrice con i suoi romanzi, tra cui Non ti muovere che Castellitto porta sul grande schermo nel 2004, vincendo il David di Donatello come “miglior attore protagonista” (dopo averne vinto uno da “non protagonista” nel 1990).

Efficace sia nei ruoli da commedia sia in quelli più impegnati, ottiene un enorme consenso recitando in numerose fiction televisive, in cui interpreta grandi personaggi del passato: Fausto Coppi, Padre Pio, don Milani, Enzo Ferrari, Angelo Vassallo, Rocco Chinnici e Aldo Moro.

Nel 2008 si fa conoscere anche a Hollywood impersonando Re Miraz nel colossal fantasy Le cronache di Narnia: il principe Caspian, prodotto dalla Disney. Nel 2013 è il protagonista della versione italiana della serie televisiva In Treatment. Due anni dopo dirige Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca in Nessuno si salva da solo, tratto dall’omonimo romanzo della Mazzantini. Nel 2018 con Sabrina Ferilli è protagonista del film Ricchi di fantasia. Nel 2020 è Luca Cupiello nel film TV Natale in casa Cupiello.

Attore tra i più completi del panorama italiano, si dimostra incisivo in ruoli drammatici, ma si trova a proprio agio anche nella commedia – con preferenza per quella grottesca – grazie ad un volto serioso che esprime però immediata simpatia e una recitazione nervosa non disgiunta da sottile ironia. Emblematica in questo senso la sua performance in Caterina va in città, di Paolo Virzì, dove interpreta un mediocre e logorroico insegnante delle superiori o quella più prettamente comica ne Il tuttofare di Valerio Attanasio in cui è Toti Bellastella, un irreprensibile ed elegantissimo principe del foro dall’eloquio forbito infarcito di latinorum, in realtà un “mostro” dei giorni nostri, cialtrone e vanesio, che esercita la professione forense con una impressionante spregiudicatezza amorale e nasconde sotto l’habitus rispettabile di professore ordinario di Diritto penale una congenita vocazione alla corruzione, al compromesso, all’inganno, all’ossequio nei confronti dei potenti e al disprezzo nei confronti dei più deboli.