Fratelli di Gianluca Vialli. Gianluca Vialli ha quattro fratelli maggiori, e lui è il “piccolo” di casa. Si chiamano Nino, Marco, Maffo e Mila e sono legatissimi alla loro famiglia, originaria di Cremona.
Fratelli di Gianluca Vialli
I fratelli dell’ex calciatore hanno sempre mantenuto il massimo riserbo sulla loro vita privata. Secondo quanto emerso sul loro conto, vivono a Cremona, città in cui l’ex calciatore e allenatore è nato e cresciuto, così come i genitori Maria Teresa e Gianfranco Vialli.
Non si conosce molto della loro storia personale perché tutti molto riservati, ma sappiamo che la mamma Maria Teresa e uno dei figli, Nino Vialli, avrebbero preso subito un volo per Londra nel dicembre 2022 per stare accanto all’ex calciatore ricoverato.
Gianluca Vialli è l’ultimo dei fratelli Vialli, nato nel 1964 e, come raccontò lui stesso a Vanity Fair, forse “figlio non previsto“. La madre di Nino, Marco, Maffo, Mila e Gianluca Vialli ha avuti tutti i figli tra i 20 e i 30 anni d’età: “Con me credo avesse finito le energie. Questo però mi ha forgiato: la necessità di farmi notare in famiglia mi ha dato stimoli più forti, che forse gli altri miei fratelli non hanno avuto“. Il padre Gianfranco Vialli non ha mai amato il calcio, come lo stesso ex giocatore ha rivelato, e di professione faceva il costruttore.
Genitori di Gianluca
I genitori di Gianluca Vialli sono: Maria Teresa, 87 anni e Gianfranco Vialli, imprenditore 90enne.
E’ molto diffusa la voce che il padre di Gianluca Vialli sia miliardario, in realtà la cosa è stata smentita dalla madre dell’ex calciatore. Parlando della situazione economica della famiglia, la madre di Gianluca ha dichiarato che non erano milionari, ma piuttosto di estrazione borghese. Ha poi spiegato che le movenze e gli atteggiamenti eleganti di Gianluca non sono dovuti alla ricchezza, ma piuttosto alle sue qualità innate.
Gianfranco Vialli, padre di Gianluca, aveva un’attività nel settore delle strutture prefabbricate. Nel 2020, l’ex stella del calcio ha raccontato al DailyMail come i suoi genitori gli abbiano dato l’incoraggiamento necessario per continuare a lottare durante la malattia:
“Mio padre ha 90 anni e mia madre 85, quindi sono molto fortunato ad avere ancora entrambi. Ma ora che sono anch’io un genitore, capisco che non c’è sensazione peggiore che perdere un figlio. Così ho fatto un voto: non permetterò che questo accada ai miei genitori. Voglio rimanere in vita il più a lungo possibile, ma soprattutto non voglio che loro debbano affrontare una cosa del genere. Questo era il mio obiettivo: sopravvivere a loro”.