Intorno alle 12 ora italiana il ministero della Difesa della Russia ha accusato l’Ucraina di non aver rispettato la tregua militare nella guerra in vigore da mezzogiorno a mezzanotte di venerdì 6 gennaio. In entrambi i Paesi, infatti, si festeggia oggi il Natale ortodosso, con il patriarca russo Kirill che ieri aveva fatto appello a un cessate il fuoco momentaneo, poi accolto dal presidente Vladimir Putin.
Qualche ora prima il vice primo ministro ucraino, Iryna Vereshchuk, aveva avvertito la cittadinanza che le truppe russe avrebbero potuto compiere attacchi terroristici nelle chiese nei territori temporaneamente occupati, invitando dunque la popolazione a evitare i luoghi di culto.
Guerra in Ucraina, la tregua firmata dalla Russia durerà 36 ore
Entra dunque in vigore da mezzogiorno a mezzanotte del 7 gennaio la tregua sulla guerra in Ucraina, proposta e formalizzata dalla Russia. Tuttavia, come molto spesso accaduto in passato, sono immediatamente scattate accuse reciproche di non aver rispettato gli accordi.
Poco prima che il coprifuoco fosse effettivamente valido, sono risuonati allarmi aerei in tutta l’Ucraina, specialmente nelle regioni di Poltava, Sumy, Kharkiv, Dnepropetrovsk e Zaporizhzhia (in breve la fascia centrale del Paese). Le uniche concessioni riguardano l’esplosione di alcuni detonatori nel distretto di Buchansky (Kiev). L‘aviazione ucraina conferma di monitorare costantemente la situazione aerea sopra la capitale, al momento la situazione pare sotto controllo. Si seguono in particolare i movimenti lungo il confine bielorusso, dove l’attività si è intensificata nelle ultime ore.
Questa mattina da Londra e da New York erano giunte voci secondo cui Putin non avrebbe rispettato questa tregua natalizia. Il ministro degli esteri britannico ha definito “inutile” la pausa in una prospettiva di pace, mentre il portavoce di Stato americano Ned Price è convinto che la tregua serva alla Russia per riorganizzarsi e preparare nuovi attacchi.
A Kharkiv, nel frattempo, è stata distrutta la statua di Nikolai Tikhonov, ex primo ministro dell’Urss dal 1980 al 1985. Confermata intanto la messa di Natale nella Cattedrale dell’Assunzione di Lavra, sede della chiesa ortodossa ucraina.
Casa Bianca conferma 3 miliardi di aiuti militari all’Ucraina
Tra le altre cose, in serata, è arrivato l’annuncio di un nuovo pacchetto di aiuti da parte degli Stati Uniti nei confronti di Kiev per un totale di 2.85 miliardi di dollari. Il segretario di Stato americano, Antony Blinken ha confermato che verranno forniti “carri armati Bradley, sistemi di artiglieria, mezzi per il trasporto di soldati, missili terra-aria, munizioni e altri elementi per aiutare l’Ucraina a difendere valorosamente il proprio popolo, la propria sovranità e la propria integrità territoriale.”
Zelensky, ha quindi commentato in questa maniera il nuovo aiuto dagli States:
Siamo riusciti a portare la forza e la cooperazione di difesa dell’Ucraina con i partner a un nuovo livello ed è quello di cui abbiamo davvero bisogno in questo momento. Ora i nostri soldati avranno ancora più armi, equipaggiamento, proiettili, sistemi di difesa, che ci renderà molto più preparati a eventuali piani di una escalation da parte della Russia e a quegli attacchi che questo Stato terrorista ci infligge, indipendentemente dal fatto che si tratti di un giorno festivo o feriale.