Talvolta sembra non essere tutto rose e fiori all’interno della maggioranza di governo, sulla questione partito unico ad esempio emergono disarmonie, ma il risultato della manovra di bilancio approvata nei tempi compatta tutte le componenti ed infonde forza al perimetro dell’esecutivo. Lo si evince, ad esempio, dalle parole di Silvio Berlusconi che ha rilasciato un’intervista ai microfoni di newsmediaset.

Berlusconi plaude la manovra

Sulla manovra Silvio Berlusconi ha commentato:

La manovra economica ha messo in sicurezza il Paese rispetto ai gravi effetti degli aumenti dell’energia, ora si tratta di passare alle riforme strutturali, a partire dal fisco, che è da alleggerire con il taglio graduale delle aliquote, dalla burocrazia che va snellita, dalla giustizia, che deve essere riformata secondo idee garantiste.

Le parole del Cavaliere: il 2023 che verrà

Il Presidente di Forza Italia, dopo il commento alla manovra, ha tratteggiato il da farsi in vista del nuovo anno ad esempio sul lavoro giovanile ha detto: “Dobbiamo mettere le imprese nelle condizioni di assumere giovani. Adesso lo stipendio è 1500 euro il costo dell’impresa è più del doppio. Con la detassazione completa bisogna arrivare ad un costo per l’impresa pari allo stipendio del nuovo assunto”; sulle pensioni: “Abbiamo iniziato in manovra con 600 euro di pensione minima ma dovremo arrivare, alla fine della Legislatura, ai promessi 1000 euro”. Sul presidenzialismo: “Molti anni fa, nel 1995, chiesi in Parlamento che gli italiani potessero scegliere con il loro voto il Presidente della Repubblica. Il Presidenzialismo è esattamente questo. Penso che i tempi per questa riforma siano maturi. Quando si cambia la Costituzione serve una larga maggioranza, anche tra le opposizioni, ma nenno può arrogasi diritti di veto“.

Berlusconi: il sogno del partito unico

Il presidenzialismo potrebbe dare una spinta, sul modello del partito conservatore americano, ad un partito unico del centrodestra. Ma rimangono i dubbi, specie dal punto di vista dell’intesa con Meloni e Salvini. Così Berlusconi:

È il mio sogno dal 1994. Un contenitore nel quale il centro liberale e la destra democratica possono stare insieme, in un progetto comune, con pari dignità. Quando sono sceso in campo pensavo, e penso, che questo sia il prossimo passo per un assetto bipolare che è il sistema migliore per una democrazia come negli Usa. Non avverrà domani, forse, ma l’unità del centrodestra è scritta nella mente e nel cuore degli italiani. Comunque, partito unico o no, con il centrodestra unito tra un mese vinceremo le elezioni regionali in Lombardia e Lazio.

Occhio alla Cina

La Cina è la nostra vera insidia per il futuro – ha glissato Berlusconi – per stare tranquilli occorrerebbe concordare un sistema di regole pacifico. Xi ha detto che non riconosce frontiere dinanzi alle quale fermare la forza della Cina, sono parole che fanno venire i brividi.