Dopo la notizia del mancato riconoscimento del risarcimento da parte dell’Inail alla famiglia dello stagista morto in fabbrica a Venezia, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara si schiera apertamente sul tema dell’alternanza scuola-lavoro. Il ministro del governo Meloni è intervenuto su Twitter preannunciando una revisione delle esperienze formative per gli studenti in sinergia con la collega Marina Calderone, delegata al Lavoro e alle Politiche sociali.
L’alternanza scuola-lavoro va rivista: bisogna tutelare gli studenti e la loro vita. Stiamo lavorando per predisporre una normativa più giusta e più avanzata insieme al Ministro Calderone.
Proprio Marina Calderone è intervenuta in una nota a commento della vicenda di Giuliano De Seta, il ragazzo travolto da una pesante lastra di metallo in una fabbrica a Noventa di Piave. La vicenda è tornata alla ribalta in questi giorni dopo la denuncia della famiglia De Seta, che non avrà diritto a un indennizzo perché la vittima non era un dipendente dell’azienda.
Quando muore un giovane durante un periodo di alternanza scuola-lavoro in azienda è una grave sconfitta per il sistema creato a protezione della vita di ogni lavoratore. Ai genitori va tutta la mia vicinanza come Ministro e come mamma, consapevole che nessun risarcimento economico potrà mai lenire il loro dolore. Ma a questo si aggiunge anche il senso di profonda ingiustizia che deriva dal vulnus normativo esistente che consente il risarcimento economico ai familiari, solo quando a subire l’infortunio mortale è il principale percettore del reddito.
Alternanza scuola-lavoro, Calderone: “Norma sui risarcimenti da cambiare immediatamente”
Oltre alla questione dell’alternanza scuola-lavoro sottolineata da Valditara, nel mirino del ministro del Lavoro c’è la norma sui risarcimenti, ormai obsoleta e considerata da Calderone “da cambiare immediatamente“.
Questa regola è vigente da troppo tempo per sopravvivere ancora nel nostro Ordinamento e ha riguardato tante altre famiglie in questi anni. Va cambiata immediatamente e lo faremo con il prossimo decreto a cui stiamo lavorando in questi giorni, primo veicolo normativo utile. Per questo motivo, avevo già convocato per il 12 gennaio un tavolo tecnico sulla sicurezza sul lavoro e sui correttivi più urgenti alla normativa al quale parteciperanno tutte le parti sociali e datoriali, i Ministri dell’Università e quello dell’Istruzione, l’Inail e l’Ispettorato nazionale del Lavoro.
La chiosa finale di Calderone riguarda proprio l’emergenza infortuni sul lavoro, considerata “prioritaria nella mia agenda”.