Carenza paracetamolo e antibiotici. C’è un problema che attanaglia vari paesi, quello che riguarda la carenza dei farmaci. Ma da dove nasce questo tipo di disagio? Il problema partirebbe dalla Cina, che subito dopo l’alleggerimento delle restrizioni, i casi da Covid stanno aumentando di più, pertanto essendo proprio la Cina produttore di gran parte del principio attivo utilizzato nei laboratori di tutto il mondo, sta vietando l’esportazione di paracetamolo.

Alle difficoltà di approvvigionamento di paracetamolo si aggiunge anche la carenza di altri farmaci a livello comunitario, come gli antibiotici.

Carenza paracetamolo e antibiotici: la situazione in Francia e in Grecia

In Francia è stato posto il freno ad acquistare on line i prodotti contenenti paracetamolo fino a fine mese, inoltre L’Ansm (agenzia nazionale per la sicurezza dei farmaci) ha chiesto a tutti i farmacisti di ottemperare per una vendita razionalizzata verso il singolo cliente.

In Grecia il ministro della Salute si è rivolto al commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare Stella Kyriakides per richiedere che si attui una politica centrale volto ad affrontare il problema della carenza di farmaci che sta affliggendo tutti gli stati membri dell’Europa.

Nella lettera indirizzata a Bruxelles, il governo Greco spiega come i motivi sarebbero riconducibili alla crisi energetica, alla riduzione di produzione per via della pandemia Covid-19, e alla guerra in Ucraina. Ma anche e soprattutto alla ridotta produzione nei paesi in cui si trovano le materie prime.

Nel paese ellenico, dove nelle ultime settimane a fatica in quasi tutte le farmacie, hanno reperito prodotti da banco quali antibiotici, sciroppi antipiretici e farmaci per l’inalazione, sostanzialmente quelli che interessano i bambini è stato annunciato una drastico aumento di alcuni medicinali economici.

Carenza paracetamolo e antibiotici: anche in Gran Bretagna

Il disagio della carenza dei farmaci è vissuto anche in Gran Bretagna e l’Association of Independent multiple pharmacies denuncia l’assenza di forniture di farmaci da banco di base, quelle da assumere per contrastare i sintomi influenzali e il raffreddore.

Tra le cause anche la richiesta altissima per via di molte persone malate in un momento dove anche i pronto soccorsi sono altamente in crisi per il sovraffollamento.

Carenza paracetamolo e antibiotici: la situazione nel nostro paese

In Italia la situazione non è da meno rispetto ad altri paesi per la questione farmaci irreperibili. L’Assofarm (associazione delle farmacie comunali) dal suo canto si è rivolta al ministro della salute Orazio Schillaci in questi termini:

“Si sta verificando, sempre di più, la mancanza dei farmaci distribuiti dalle farmacie ed è davvero avvilente, per un operatore della salute qual è il farmacista, dare riscontro negativo ai pazienti, mortificandoli con l’impossibilità di fornire loro una importante varietà di medicinali”

La situazione è davvero scomoda nonché insostenibile e Assofarm oltre ai problemi già noti causati dalla mancanza delle matrie prime sia per quanto riguarda la produzione che per il confezionamento e dall’aumento di richieste per via del Covid-19 invita a tener conto del fattore esportazione verso Paesi dove il prezzo dei farmaci è più alto se confrontato con quello di vendita del nostro paese.

Carenza paracetamolo e antibiotici: …”In Italia non c’è ancora bisogno di fare scorte”

Il segretario della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) in un intervista al messaggero ha dichiarato: “C’è una difficoltà negli approvvigionamenti dettata da situazioni internazionali sfavorevoli ma anche da una logistica imperfetta”

Ciò che è evidente però, è che le chiamate da parte di pazienti spaesati sono in aumento. Sempre più spesso arrivano in farmacia e non trovano ciò che gli ho prescritto. E quindi sono costretti a spostarsi da una farmacia all’altra, senza sapere se poi lo troveranno. Il picco c’è stato poco prima di Natale ma anche oggi la situazione è delicata”

“Il consiglio che mi sento di dare ai pazienti è di fare sempre affidamento al medico. Non tutti i farmaci possono essere sostituiti con alternative generiche senza che sia stata prima fatta una riflessione. Diciamo che così è più complesso curare i pazienti”.

La conclusione che mi viene da fare è che se noi fossimo un pò più indipendenti e non dipendessimo più da altri paesi, potremmo evitare di ritrovarci in situazioni similari. Si spera dunque che l’Italia faccia un passo in avanti in questo senso.