Colpo di scena in vista delle elezioni in Lombardia: i consiglieri regionali scissionisti che avevano abbandonato la Lega di Matteo Salvini per avvicinarsi al Comitato Nord di Umberto Bossi, alla fine appoggeranno Letizia Moratti. Sembrava scontato il sostegno di Roberto Mura, Federico Lena, Antonello Formenti e Massimiliano Bastoni al candidato di centrodestra Attilio Fontana, anche dopo il vertice di qualche settimana fa tra quest’ultimo e Bossi a Palazzo Pirelli. I dissidenti nordisti, invece, hanno scelto di concorrere dalla parte del Terzo polo. Chissà cosa ne penserà l’attuale governatore regionale lombardo, che dopo il suo incontro con il Senatur aveva assicurato: “Mi hanno detto che intendono sostenermi”.
C’è ora attesa per la presentazione della lista civica di Letizia Moratti, che verrà resa nota domenica 8 gennaio all’hotel Cavalieri di piazza Missori a Milano: solo allora si potrà capire se i quattro consiglieri faranno parte della lista civica dell’ex sindaco di Milano. Secondo fonti del Corriere meneghino, tuttavia, i quattro nomi non compaiono nell’elenco: la trattativa sarebbe ancora in corso, con Moratti che spingerebbe per il sostegno come lista da parte degli autonomisti, chiamati a questo punto a partecipare alla sua corsa con il proprio simbolo.
Elezioni Lombardia, le indiscrezioni sulla lista di Letizia Moratti
In vista delle regionali in Lombardia, Letizia Moratti si prepara a formare una coalizione particolarmente eterogenea. Nonostante l’appoggio del Terzo polo di Matteo Renzi e Carlo Calenda, infatti, l’ex vicepresidente della Lombardia non ha mai fatto mistero di presentarsi come candidata civica.
Ho scelto una lista civica e sono in questo momento appoggiata al Terzo polo, ma sono aperta ad aprire tavoli di confronto concreti sulle diverse tematiche che sono d’interesse della nostra Regione.
Oltre al consigliere comunale milanese Manfredi Palmeri e all’ex assessora forzista all’Istruzione Valentina Aprea, il cui approdo alla lista civica di Moratti è già stato ufficializzato ieri, giovedì 5 gennaio, le prime indiscrezioni parlano della presenza di altri scissionisti leghisti come Davide Boni e Gianmarco Senna.