Speaker della Camera USA elezioni ancora senza un vincitore, infatti Kevin McCarthy non ce l’ha fatta nemmeno nell’ottava, alla nona e alla decima votazione. Il leader del Partito Repubblicano nell’ottava chiama si è fermato a 201 voti sui 222 totali di cui dispongono i repubblicani, mentre nella nona ha addirittura perso un ulteriore voto. La decima si è conclusa con un ennesimo nulla di fatto, con il voto che è stato aggiornato alle 18 di oggi ora italiana. Il problema dunque non è relativo ai voti di qui dispongono i Repubblicani, bensì alle loro divisioni interne. Molti infatti hanno votaqto per il suo rivale nel partito, Byron Donalds, che ha ottenuto 17 voti, due in meno del settimo scrutinio non permettendo così a McCarthy di poter raggiungere il quorum dei 218 voti. Hakeem Jeffries dei democratici ne ha raccolti ancora una volta 212. Si andrà, quindi, a un nono scrutinio con l’accordo che sembra ancora lontano
Speaker della Camera USA elezioni McCarthy è fiducioso di riuscire a farcela
“Andrà tutto avanti così fino a quando non arriverà un accordo” e quando arriverà “vincerò“, sono state le parole colme di fiducia di Kevin McCarthy alla CNN, con il leader repubblicano che ha dimostrato come non temi alcun ribaltone. Il candidato forte di queste elezioni ha anche sottolineato come voglia comunque avere un ampio consenso per arrivare all’elezione: “È più facile se riusciamo a trovare un accordo tutti insieme”.
Il Gop non è d’accordo con lui su un accordo possibile
La lunga maratona per l’elezione dello speaker della Camera USA sta logorando il Gop, la frustrazione fra i membri repubblicani della Camera dei Rappresentanti per la mancata elezione di Kevin McCarthy è tangibile. Serve un accordo altrimenti si rischia di non uscire dall’imbuto in cui si sono infilati gli stessi deputati repubblicani, ma secondo il dissidente Scott Perry che vota Donalds non ci sono margini per cambiare lo stato delle cose: “Non stiamo nemmeno parlando veramente di un accordo”. Alla Camera dei Rappresentanti americana è iniziata la nona votazione per l’elezione dello Speaker. Oltre al leader Gop, Kevin McCarthy, che non demorde, e al suo rivale Byron Donalds, si è aggiunto un altro candidato repubblicano: Kevin Hern.
Non basta l’appoggio di Donald Trump
“Votate Kevin McCarthy e non trasformate un grande trionfo in una gigantesca e imbarazzante sconfitta”, era stato il messaggio dell’ex presidente americano Donald Trump a proposito dell’imbarazzante situazione che stanno vivendo i repubblicani. Il tycoon ha continuato: “Ci sono state buone conversazioni la scorsa notte e adesso è tempo per tutti nostri grandi membri repubblicani della Camera di votare per Kevin, chiudere l’accordo, portare a casa la vittoria. Farà un gran lavoro”, aveva sottolineato cercando di rendere l’eventuale vittoria come un suo successo politico. Purtroppo però i repubblicani dissidenti non lo hanno ascoltato e si rischia di continuare ad oltranza.