Se vi capita di essere sfiduciati, carichi di preoccupazioni, rileggete una frase di Winston Churchill e vi tornerà la fiducia e, se non sarà così, vi strapperà un sorriso: “Quando sono sopraffatto dalle preoccupazioni, ripenso a un uomo che, sul suo letto di morte, disse che tutta la sua vita era stata piena di preoccupazioni, la maggior parte delle quali per cose che mai accaddero“.

Da Gibran e Churchill spunti di riflessione

E di grattacapi ne ebbe nella sua vita dalle mille sfaccettature ma non perse il desiderio di fare e di combattere. Le peripezie quotidiane fanno parte dell’esistenza di ognuno. Lo afferma il poeta, pittore, iniziato, Kahil Gibran: “Nulla impedirà al sole di sorgere ancora, nemmeno la notte più buia. Perché oltre la nera cortina della notte c’è un’alba che ci aspetta”. E’ il cammino di ogni persona, chiamata a passare attraverso le tenebre per arrivare all’alba e vedere la luce.

Il sole risorge anche dopo la notte più buia

Gibran nacque proprio il 6 gennaio di 140 anni fa in Libano. E’ l’autore del “Profeta”, il celebre testamento spirituale sui grandi temi dell’esistenza, da sempre oggetto di culto di giovani e meno giovani, innamorati di questo “creatore di forme”, come lui amava definirsi. Colui che è conosciuto come poeta in realtà all’inizio del suo percorso culturale fu pittore e furono le successive frequentazioni e l’incontro con la filosofia a stimolare la sua arte letteraria che toccò il culmine proprio con il “Profeta”, autentico capolavoro.

Stefano Bisi