Mia Martini causa morte. Mia Martini, pseudonimo di Domenica Rita Adriana Bertè, nacque a Bagnara Calabra il 20 settembre 1947. E’ stata una cantautrice e musicista.

Mia Martini causa morte

Mia Martini morì il 12 maggio 1995. Pochi giorni prima della sua morte, impegnata con i primi concerti del nuovo tour, la cantante venne ricoverata d’urgenza per due volte sia ad Acireale che a Bari a causa di dolori allo stomaco e al braccio sinistro, che però vennero ignorati anche dal suo entourage.

Il 14 maggio 1995, a seguito di alcuni giorni di irreperibilità, il suo manager richiese l’intervento delle forze dell’ordine: i vigili del fuoco irruppero quindi nell’appartamento a Cardano al Campo, in provincia di Varese, dove Mia si era trasferita da circa un mese per essere più vicina al padre, con il quale si era riconciliata. Qui il corpo senza vita della cantante venne ritrovato riverso sul letto, in pigiama, con le cuffie del mangianastri portatile nelle orecchie e con il braccio proteso verso un vicino apparecchio telefonico.

La Procura di Busto Arsizio aprì un’inchiesta e dispose l’autopsia, il cui referto stabilì che l’artista era morta nella notte tra l’11 ed il 12 maggio 1995, all’età di 47 anni, e indicò come causa del decesso un arresto cardiaco da overdose di stupefacenti, segnatamente cocaina. Le ipotesi di suicidio succedutesi nei giorni seguenti il ritrovamento del cadavere sono state più volte smentite dalle sorelle.

Vita privata

Mia Martini ebbe un solo grande amore: Ivano Fossati. I due artisti s’incontrarono per la prima volta nel 1977, creando fin da subito una grande sinergia. Il loro rapporto andò oltre la relazione sentimentale, sfociando anche il un intenso connubio professionale. Fossati fu infatti uno degli autori più importanti della carriera di Mia. La loro relazione finì negli anni Ottanta, anche a causa dell’eccessiva gelosia dell’uomo, come confermato in alcune interviste dalla stessa Martini.

Biografia

Si presentò sulla scena musicale come ragazzina ye-ye e dimostrando di essere in netto anticipo sui suoi tempi con l’album d’esordio “Oltre la collina”. Alla fine degli anni Settanta cominciò l’ascesa come interprete di musica leggera, con brani che entreranno nel repertorio classico della canzone italiana.

Da “Piccolo uomo” a “Minuetto” (scritta per lei da Franco Califano), da “Padre davvero” alla struggente Almeno tu nell’universo, fino alla più recente Gli uomini non cambiano, con cui arrivò seconda al Festival di Sanremo del 1992.


In trent’anni di carriera conquistò diversi riconoscimenti, tra cui la Targa Tenco e il Premio della Critica a Sanremo, istituito apposta per lei nel 1982. Quest’ultimo, dopo la scomparsa dell’artista il 12 maggio del 1995, prese il nome di Premio Mia Martini, ancora oggi il più ambito riconoscimento nel panorama musicale nazionale.