La Lazio contro il razzismo. Dopo l’accaduto (QUI per leggere cosa è successo) nella sfida di ieri tra Lecce e Lazio appunto, la società capitolina ha voluto fare chiarezza tramite un comunicato ufficiale, dissociandosi da quanto accaduto ieri al “Via del Mare”, in cui dalla tribuna ospiti sono arrivati ululati razzisti nei confronti di qualche giocatore del Lecce. Nel comunicato ufficiale della società biancoceleste si legge: “Durante la partita Lecce-Lazio, l’arbitro è stato costretto ad interrompere la partita a causa di ululati razzisti nei confronti di un giocatore della squadra di casa. La S.S. Lazio ha sempre contrastato con tutti i mezzi a disposizione ogni forma di razzismo e discriminazione, mettendo in campo iniziative volte a reprimere tali fenomeni, sensibilizzando i propri tifosi su questo tema e agendo nelle sedi preposte a tutela della propria immagine. La S.S. Lazio anche oggi condanna chi si è reso protagonista di questo gesto deprecabile, vergognoso e anacronistico e offrirà come sempre la massima collaborazione alle autorità per individuare i responsabili. I tifosi della Lazio non sono razzisti e non possono essere associati a pochi individui che ledono gravemente l’immagine del club”.
Questo il comunicato ufficiale del club biancoceleste, che si dissocia dunque dall’accaduto, invitando l’opinione pubblica a non generalizzare, etichettando tutti i tifosi della Lazio come razzisti. Un altro – l’ennesimo – episodio spiacevole, sgradevole e inconcepibile nel 2023. Ma cosa è accaduto realmente?
Razzismo in Lecce-Lazio: l’accaduto
L’episodio di razzismo si è verificato nel secondo tempo, intorno al 67′. In quel momento il quarto uomo ha udito e segnalato degli ululati razzisti da parte del settore ospiti laziale. Le “vittime” dell’accaduto sono state l’esterno Lameck Banda nella prima frazione di gioco e Samuel Umtiti nella seconda. In quel momento, dopo l’annuncio dello speaker dello stadio di interrompere cori a sfondo razzista o qualsiasi cosa che rimandi appunto al razzismo, la partita è stata sospesa per circa un minuto. Dopo il gol di Colombo al 71′ e per la restante parte di gara, tutto lo stadio “Via del Mare” ha intonato dei cori di sostegno per Samuel Umtiti, sostenendolo dopo l’accaduto di pochi minuti prima. Dello sgradevole episodio ha parlato anche Marco Baroni, allenatore del Lecce: “Sì, è una vergogna, è arrivata l’ora che si metta fine a tutto questo. A volte per colpa di pochi si etichettano tutti, ma questi sono comportamenti vergognosi. Noi siamo orgogliosi di Banda, Umtiti e Ceesay che sono ragazzi d’oro come tutti gli altri. Sono cose che tolgono spazio allo spettacolo e mortificano tutti noi che siamo in campo a lavorare”, ha concluso l’allenatore del Lecce.
Infantino: “No al razzismo”
In mattinata anche Gianni Infantino, presidente della FIFA, ha voluto dire la sua per l’accaduto tramite un post Instagram: “Solidarietà a Samuel Umtiti e Lameck Banda. Gridiamo ad alta voce NO AL RAZZISMO!. Che la stragrande maggioranza dei tifosi, che sono brave persone, si alzi e faccia tacere tutti i razzisti una volta per tutte!”. Così Infantino su Instagram ha commentato quanto accaduto ieri al “Via del Mare”, condannando quella parte di tifosi che si è resa protagonista del gesto.