Sono otto i medici dell’ospedale di San Donà di Piave, tra cui due primari, i pediatri, i dottori del pronto soccorso, un radiologo e un neurologo sotto inchiesta per la morte di Giorgio Conte, il 15enne giocatore di rugby stroncato da una probabile trombosi cerebrale lo scorso 21 Dicembre in ospedale a Padova.

Si tratta in pratica di tutti i professionisti che tra il 15 e il 16 Dicembre si sono occupati del caso di Giorgio Conte, il rugbista sandonatese di 15 anni che solo pochi giorni dopo, è tragicamente morto a causa di una trombosi cerebrale: o perlomeno questo ipotizza l’accertamento diagnostico eseguito all’ospedale di Padova, dove è avvenuto il decesso, che però ha riscontrato che il ragazzino era arrivato lì già in condizioni critiche e che un’eventuale colpa medica, se c’è stata, risale appunto al nosocomio sandonatese.

In questa prima fase il pm di Venezia Roberto Terzo, a cui i colleghi padovani hanno trasmesso il fascicolo per competenza territoriale, ha deciso di procedere a un’iscrizione molto allargata, in modo da dare a tutti i sanitari la possibilità di difendersi con un legale e un consulente medico.

Ieri mattina il pm Terzo ha conferito l’incarico a un terzetto di professionisti: il medico legale Carlo Moreschi, il radiologo Giuseppe Muner e il neurologo Gian Luigi Gigli, in modo da poter esplorare tutte le ipotesi in campo sulla causa del decesso.

I medici, con gli avvocati Gennaro De Falco, Giuseppe Sarti, Augusto Palese, Morris Fiorindo e Davide Pessi, hanno nominato anch’essi svariati professionisti: Sebastiano D’Anna, Giandomenico Burigana, Michele Contin, Antonio Lombardi, Gianni Barbuti, Silvano Zancaner, Anna Aprile, Andrea Pettenazzo.

Ci saranno dunque 12 consulenti a occuparsi del caso, se si aggiunge anche Antonello Cirnelli, che è stato nominato dai genitori di Giorgio, che si sono affidati all’avvocato Paolo Brancato. Gli accertamenti si concentreranno soprattutto sul cervello, dove pare esserci stata la trombosi fatale.

“Accertare se siano intervenute concause commissive o omissive riconducibili al trattamento sanitario ricevuto in occasione degli accessi al pronto soccorso dell’ospedale di San Donà di Piave del 15 e 16 Dicembre dice il quesito e accertare se la diagnosi sia stata tempestiva e le cure e terapie conformi”.

San Donà di Piave morte del 15enne Giorgio Conte: il forte mal di testa

Giorgio Conte era nato il 3 Ottobre del 2007. Il 15 Dicembre era andato una prima volta in pronto soccorso a causa di un forte mal di testa, così intenso da convincere i genitori a portarlo in ospedale alle 3 del mattino. Dopo una tac con esito negativo, ma proprio questo referto potrebbe essere uno degli aspetti da valutare, il ragazzo è stato rimandato a casa.

Il giorno seguente però le condizioni sono precipitate. Il quindicenne ha perso i sensi ed è stato trasportato d’urgenza in ambulanza all’Ospedale di Padova, dove è rimasto ricoverato fino al 21 Dicembre. Giorgio non ha più ripreso conoscenza, finché non è mancato all’affetto dei genitori Eleonora e Roberto e del fratellino.

“Essendo una questione molto delicata e dolorosa abbiamo deciso di non divulgare notizie che vadano oltre la data delle esequie, ha commentato la mamma di Giorgio, per i funerali stiamo valutando come data il 9 Gennaio, ma ancora non è certo quando si terranno: dobbiamo prima attendere che il pm dia il nulla osta che arriverà in queste ore”.

Fin dal giorno in cui il loro Giorgio li ha lasciati, i genitori non hanno mai voluto che i medici venissero messi alla gogna o all’indice. “A noi interessa solamente sapere che cosa è successo a Giorgio, avevano dichiarato, ciò che verrà deciso per loro non cambierà come sono andate per noi le cose”.