Dopo aver ufficializzato le date dei tornei di tennis del 2023, la WTA è tornata sul tema legato ai tornei in Cina a proposito dei quali ha confermato la propria posizione. Ricordiamo che il nodo della questione riguarda il caso Shuai Peng, tennista cinese che lo scorso novembre aveva denunciato di aver subito molestie dall’ex premier Zhang Gaoli, il tutto attraverso un post sul social network Weibo che aveva successivamente rimosso.
In un comunicato ufficiale, la WTA ha dichiarato di supportare la scelta della Peng in merito alla sua denuncia contro il leader del governo:
Peng Shuai ha fatto un passo importante nel denunciare di essere stata sessualmente aggredita da un ex leader del governo cinese. La nostra posizione resta sempre la stessa, il nostro ritorno in Cina richiederà una soluzione della sua situazione.
Tennis, la WTA sul futuro dei tornei in Cina
Importante trovare una soluzione, dunque, e l’impressione è che il passo fondamentale sarà avere un colloquio con le parti attraverso cui si possa finalmente delineare un quadro preciso sulla vicenda. Ecco quanto si evince dal resto del comunicato:
Non c’è stato nessun cambio di direzione da parte della WTA sulla decisione presa in seguito al caso Peng, per adesso abbiamo solo confermato il calendario fino allo US Open. Il ritorno in Cina avverrà solo quando il caso sarà completamente risolto. L’avremmo fatto con qualsiasi giocatrice in seguito a tali accuse. Abbiamo richiesto un’investigazione approfondita per assicurarci la sicurezza generale, non solo di Peng. Con lei dobbiamo ancora finire di discutere privatamente e accertarci che sia al sicuro.
Infine, un segnale d’apertura a patto che tutto venga risolto nel migliore dei modi e soprattutto fatto chiarezza sulla vicenda:
Non ci tireremo indietro sui nostri principi di base finché non verrà tutto chiarito, solo allora sarà nostra intenzione riprendere i tornei nel paese.