Rudolf Nureyev causa morte. Nato a Irkutsk il 17 marzo 1938, Rudol’f Chametovič Nureev è stato un ballerino e coreografo russo naturalizzato austriaco, definito da critici come Clement Crisp e Sylvie de Naussac uno tra i più grandi danzatori del XX secolo.
Rudolf Nureyev causa morte, malattia, AIDS
Dalla seconda metà degli anni ottanta, ebbe inizio l’inevitabile declino della straordinaria potenza fisica di Nureev. Quando l’AIDS fece la sua drammatica comparsa intorno al 1982 Nureev vi prestò poca attenzione, come del resto in molti fecero nei primi tempi di diffusione di questa malattia. Probabilmente egli contrasse l’HIV proprio intorno a quegli anni, tuttavia per i primi tempi Nureev negò che ci fosse qualcosa di anomalo riguardo alla sua salute e affermò semplicemente di soffrire di altre differenti malattie, pertanto rifiutò qualsiasi approfondimento clinico e specifica terapia che fossero disponibili ai tempi.
Il 20 novembre 1992 Rudol’f Nureev venne ricoverato all’ospedale Nôtre Dame du Perpétuel Secours a Levallois-Perret, a nord di Parigi, per ulteriori complicazioni, ma morì poco più di un mese dopo, il 6 gennaio 1993, per una crisi cardio-respiratoria, assistito da Robert Tracy e dal suo manager e fisioterapista Luigi Pignotti.
Vita privata
Per Nureev fu importante l’amicizia con la ballerina Margot Fonteyn, ma ancora più importanti furono le relazioni d’amore con uomini anch’essi dall’alto spessore artistico, seppur Nureyev parlasse e vivesse con pudore della sua omosessualità.
La storia con il ballerino famoso Eric Bruhn fu quella di certo più significativa.
Rudolf Nureyev ed Eric Bruhn stettero insieme molti anni, nonostante i numerosi tradimenti da parte di Rudolf, le liti e le rivalità sul palcoscenico.
Rudolf dopo un lungo distacco rivide Bruhn un’ultima volta quando nel 1986 tornò nella casa del suo amato per vegliarlo fino alla morte causata da un male incurabile.
Biografia
Nato ad Irkutsk, nell’allora Unione Sovietica (oggi Russia siberiana) e scomparso a Parigi nel gennaio del 1993, venne alla luce nella carrozza di un treno. E come un treno procedette la carriera artistica dopo l’ingresso all’Accademia di Ballo Vaganova, dove esplose tutto il suo talento.
Diventato il primo ballerino della storica compagnia del Kirov di Leningrado, a giugno del 1961 conquistò Parigi, da cui rifiutò il rimpatrio imposto dalle autorità sovietiche, chiedendo asilo politico in Francia. Questo fece di lui un simbolo di libertà contro l’oppressione della dittatura comunista, oltre che un ambasciatore della grande tradizione della danza russa.
Fu alla guida delle principali compagnie europee, su tutte il Royal Ballet di Londra, formando con Margot Fonteyn una coppia di ballo straordinaria. Fino alla fine dei suoi giorni continuò a impegnarsi nella danza come coreografo e direttore d’orchestra, acquisendo nel 1982 la cittadinanza austriaca.