Vietnam bambino pozzo morto. Dopo quasi 100 ore passate a tentare di salvarlo, i soccorritori non sono riusciti a recuperare il bambino vietnamita intrappolato in un pozzo profondo 35 metri da quattro giorni. Il piccolo Nam è stato dichiarato morto dalle autorità locali, che sono ora impegnate a cercare di recuperare il corpo.
Vietnam bambino pozzo morto: non ce l’ha fatta il piccolo Nam
Non ce l’ha fatta il piccolo Nam, il bambino vietnamita di 10 anni che da quattro giorni lottava tra la vita e la morte dopo essere caduto e rimasto intrappolato in un pozzo profondo 35 metri vicino a un cantiere, nella provincia del delta del Mekong. Dopo quasi 100 ore trascorse a tentare di salvarlo, i soccorritori non hanno infatti potuto far altro che constatare il decesso del bambino, la cui morte è stata annunciata dalle autorità locali, ora impegnate a cercare di recuperare il corpo. “Le autorità hanno stabilito che il bambino è morto e stanno cercando di recuperare il corpo”, ha dichiarato il vicepresidente della provincia meridionale di Dong Thap, Doan Tan Bu.
La corsa contro il tempo per salvare Nam era partita qualche giorno fa, quando alcuni locals si erano resi conto della caduta del piccolo all’interno del pozzo. Secondo quanto emerso finora, sembra che il bambino stesse cercando rottami metallici quando si sarebbe imbattuto in un canale sotterraneo di cemento largo appena 25 centimentri, gettato per costruire un nuovo ponte nella provincia di Dong Thap, nel Sud del Paese: Nam, di nazionalità thailandese, sarebbe rimasto intrappolato. Con l’aiuto di attrezzature speciali, per giorni i soccorritori hanno continuato a cercare di perforare e ammorbidire il terreno circostante nel tentativo di sollevare il pilastro e tirare fuori il bambino, ma purtroppo senza successo.
Un team di medici giunto sul luogo dell’incidente ha già fatto sapere che le cause del decesso sono da rinviare a diversi fattori: il luogo, la profondità del cratere, la durata dei soccorsi e le possibili lesioni riportate dal bambino subito dopo la caduta, che potrebbero essergli state fatali. Dopo le grida di aiuto dei primi giorni, da lunedì il bimbo non aveva più risposto, facendo temere il peggio. Come riportato dalla Bbc, sul posto erano giunti anche i suoi genitori: la speranza era che riuscissero a riabbriacciare il loro bimbo, strappato però alla vita troppo presto, come alcuni drammatici casi nostrani simili ci ricordano.
La storia del bimbo morto nel pozzo riporta alla luce alcune vicende italiane simili
L’incidente del bambino morto nel pozzo in Vietnam riporta alla luce alcune vicende simili, come quella, indimenticabile, di Alfredino Rampi, vittima di quello che passò alla storia come “incidente di Vermicino”. Era il 1981 quando il piccolo Alfredo cadde accidentalmente in un pozzo artesiano in via Sant’Ireneo, in località Selvotta, una frazione di Frascati, lungo la via di Vermicino, che collega via Casilina a via Tuscolana: il bimbo, di soli sei anni, morì nel pozzo, a una profondità di circa 60 metri, dopo tre giorni di inutili tentativi di salvataggio.
Più avanti nel tempo, nel 2008, molti ricorderanno la drammatica storia di Ciccio e Tore, i due ragazzini siciliani, di 13 e 11 anni, trovati morti all’interno di un pozzo a Gravina di Puglia dopo essere scomparsi misteriosamente dal paesino due anni prima. A scoprire i loro corpi, ormai mummificati, furono i vigili del fuoco: lì dove un tempo sorgeva un antico casolare e dove i bambini si divertivano a nascondersi, Michelino, 12 anni, precipitò nel pozzo che conduceva a una cisterna. Fece un volo di decine di metri e atterrò sulla pietra, ma non si ferì e i soccorritori riuscirono a salvarlo. Michelino stava bene, ma sul fondo del pozzo c’era qualcosa: così l’amara scoperta che la storia di Nam ci ricorda.