Sono in aumento gli incidenti mortali che coinvolgono pedoni: nel 2022 le vittime sono state 307, in confronto ai 271 del 2021. Praticamente quasi una vittima al giorno. Nel dettaglio parliamo di 108 donne e 199 uomini, 257 italiani e 50 stranieri. I dati sono dell’Osservatorio pedoni dell’Asaps, l’Associazione sostenitori Polstrada ma sono parziali perché non comprendono i decessi avvenuti in ospedale a distanza di tempo. Secondo l’associazione si deve aggiungere un altro 30-35 percento di feriti gravi morti poi nelle terapie intensive. La cronaca delle ultime settimane del resto parla chiaro. Il 27 dicembre a Missaglia, in provincia di Lecco, Vincenzo Chionna (44 anni) è stato investito e ucciso mentre attraversava la strada con il suo cane. La sera del 25 dicembre a Foggia un bambino di 8 anni, Oriel Skura, è morto dopo essere stato investito da un’auto. E ancora, aveva solo 38 anni Viktoriia Hladkoskok, investita e uccisa a Capriolo, nel Bresciano, il 16 dicembre mentre rincasava dopo il lavoro, per citarne alcuni.

Pedoni, aumentano gli incidenti mortali nel 2022. Le cause, i soggetti più a rischio. Tutti i dati

Per quanto riguarda i dati, dall’analisi dell’Asaps sull’età dei deceduti, emerge che ben 14 avevano meno di 18 anni, il piu’ piccolo solo 3 mesi, un altro 15 mesi, altri due solo 2 anni: quasi tutti investiti sulle strisce in compagnia dei genitori. Ma è tra gli ultra65enni che si conta ancora una volta il maggior numero di vittime, con 116 decessi (il 37,7 percento del totale): 59 avevano oltre 80 anni, uno 96, travolto anche lui sulle strisce. Ben 11 i casi di pedoni investiti e uccisi mentre andavano a gettare la spazzatura, soprattutto nelle ore serali e notturne. Nella nota rilasciata dall’Osservatorio si conferma un altissimo rischio per i pedoni più anziani, caratterizzati da minori riflessi, lentezza nei movimenti e soprattutto percezione del pericolo limitata, rispetto ad una persona più giovane. l numero più elevato di decessi l’anno scorso è stato registrato a dicembre, con ben 40 vittime, seguito da gennaio con 31: ad incidere negativamente sono ovviamente le giornate più corte e la minore visibilità. I mesi con minor numero di decessi sono stati giugno, agosto e settembre con 20. Molti i pedoni morti negli ultimi tre mesi del 2022, ben 91. Nei 307 decessi della stima preliminare riferita al 2022, si è accertato nella immediatezza del sinistro che in 22 casi il conducente investitore era ubriaco e in altri 10 aveva assunto sostanze stupefacenti. In ben 42 occasioni il conducente è fuggito (49 i casi accertati l’anno precedente, 33 nel 2020), lasciando la vittima a terra esanime, senza prestare soccorso: in pratica, ogni 7 incidenti mortali con pedoni, uno è provocato da un ‘pirata della strada‘. Per fortuna, grazie ad indagini tecnologiche, potenziamento della videosorveglianza e utili testimonianze, nell’80 percento dei casi questi soggetti vengono individuati dagli organi di polizia stradale ed assicurati alla giustizia, con processi anche più rapidi rispetto al passato. A preoccupare è anche il numero di sinistri provocati dalla guida distratta, responsabile secondo i rilievi dell’Asaps del 25 percento delle morti: sotto accusa l’uso indiscriminato del cellulare alla guida, soprattutto nella messaggistica istantanea e nelle dirette sui social network. Le regioni più a rischio nel 2022 sono risultate la Lombardia con ben 52 pedoni morti (a fronte dei 29 del 2021) e il Lazio con 41 (rispetto ai 37 del 2021), seguita dal Veneto con 32, dall’Emilia Romagna con 27, dalla Toscana con 25, dalla Campania con 23 e da Puglia e Piemonte con 19. In fondo all’elenco l’Umbria con un decesso e Valle d’Aosta, Molise e Basilicata con nessun pedone morto. Cinque i sinistri con 2 vittime, in aumento rispetto ai due episodi del 2021. Tragici i casi di marito e moglie e di nonni investiti e uccisi mentre accompagnavano i nipoti: due gli investimenti nei garage di casa con l’auto non correttamente frenata che ha travolto i proprietari. Infine la maggior parte degli investitori era alla guida di auto, ma in 52 casi si è trattato di autocarri (5 i pedoni travolti e uccisi da mezzi delle nettezza urbana), in 15 casi di motocicli, in 6 di autobus (il doppio del 2021) ma anche di un camper, di una microcar, di due biciclette e di un carro-attrezzi. Ben sette i decessi tra operai al lavoro nei cantieri.