Quanto guadagna il Papa? Nel mondo ecclesiastico esistono ruoli, responsabilità e gerarchie come in qualsiasi altro settore lavorativo. La posizione, l‘anzianità maturata nel ruolo e il prestigio conquistato nella scala gerarchica determinano anche il compenso che l’ecclesiastico in questione riuscirà a percepire, calcolato in maniera precisa.
Quanto guadagna il Papa?
Papa Francesco appena insediatosi ha rinunciato a uno stipendio fisso. Un gesto simbolico segnale di un cambiamento di rotta, sperando che le alte gerarchie ecclesiastiche seguissero il suo esempio. Prima di lui, Papa Ratzinger, percepiva 2.500 euro di mensilità. Pur non ricevendo uno stipendio però, Papa Francesco ha comunque la possibilità d’attingere liberamente all’Obolo di San Pietro, ovvero un fondo presso lo Ior, che raccoglie le donazioni allo scopo di sponsorizzare i progetti benefici previsti della Chiesa (nel 2012 la quota era 65 milioni di euro circa).
Lo stipendio di sacerdoti e vescovi
Secondo quanto riportato da un’inchiesta de Il Messaggero, il mensile dei sacerdoti è calcolato allo stesso modo di quello di un vescovo. Il meccanismo è basato su una specie di punteggio che grosso modo corrisponde all’anzianità. Ai parroci con maggiore esperienza viene erogato fino a 1200 euro, mentre per i vescovi fino a 3.000 euro circa. Se per caso un prete è anche insegnante di religione, l’Istituto versa solo la quota che manca a raggiungere il tetto stabilito dall’anzianità, mentre se supera la quota ecco che l’Istituto funziona come sostituto di imposta e il sacerdote dovrà versare la relativa somma maturata. Sono circa quattromila le persone retribuite dal Vaticano. Tra queste, figurano anche cardinali e arcivescovi capi di dicastero o di pontifici consigli. Per questi ultimi la remunerazione varia dai tremila ai quattromila euro, 5 mila per i cardinali. Soldi che vengono distribuiti grazie al fondo del Clero istituito all’Inps.