Strage nello Utah, dove una famiglia di otto persone è stata trovata sterminata in casa nel corso di un controllo della polizia locale. Tra di loro ci sarebbero anche cinque bambini ma, secondo quanto dichiarato dagli agenti del posto, non sarebbe stata rilevata alcuna minaccia per il pubblico.
Strage nello Utah: intera famiglia trovata morta in casa
È accaduto alla periferia nord della cittadina di circa 8mila abitanti, Enoch, situata a 400 chilometri a sud di Salt Lake City, nello Stato dello Utah: nel corso di un controllo da parte della polizia, un’intera famiglia di otto persone sarebbe stata trovata morta all’interno della sua abitazione. Tra di loro ci sarebbero anche cinque bambini. Sui corpi, secondo quanto emerso finora dalle indagini, sarebbero state rinvenute ferite da arma da fuoco. Con tutta probabilità, si è quindi trattato di una sparatoria, anche se non è ancora chiaro quale possa essere stata la motivazione del gesto. Sembra, infatti, che i membri della famiglia fossero benvoluti dalla comunità di Enoch: assidui frequentatori della Chiesa locale, erano tranquilli e rispettati. I bambini andavano a scuola nella Iron County School District. Ad allertare le forze dell’ordine sarebbero state proprio le autorità scolastiche, dopo aver notato l’assenza dei bambini per un paio di giorni.
Gli agenti della polizia locale sono ora al lavoro per cercare di ricostruire le dinamiche del delitto, per ora irrisolto: sull’accaduto è stata aperta un’indagine, ma gli inquirenti hanno fatto sapere che, per il momento, gli abitanti della città non sono in pericolo e non ci sono sospetti latitanti. Parole che fanno pensare che il massacro possa essersi consumato all’interno dell’abitazione. “Al momento non crediamo che ci sia una minaccia per il pubblico o che ci siano sospetti in libertà”, si legge in una nota diramata dalle autorità, che per ora hanno mantenuto il massimo riserbo sull’identità delle vittime e sui dettagli della sparatoria. “Non sappiamo perché sia successo e non tireremo a indovinare, continueremo ad indagare, esaminando tutti i dettagli possibili, rendendo disponibili tutte le informazioni che possono venire fuori da ciò che è successo all’interno dell’abitazione. Avremo ulteriori informazioni man mano che si presenteranno”, ha detto Rob Dotson, amministratore comunale di Enoch.
Il governatore dello Utah, Spencer Cox, ha definito la vicenda un episodio di violenza “insensata” e, su Twitter, ha chiesto ai suoi followers di pregare per le vittime: “I nostri cuori sono con tutte le persone colpite da questa violenza insensata. Per favore, ricordate la comunità di Enoch nelle vostre preghiere”, si legge nel tweet. Scioccati i residenti della cittadina, dove tutti conoscono tutti e le case raramente sono messe in vendita: nel quartiere dove è avvenuto il delitto, sono tante le villette monofamiliari e i bambini ancora giocano per strada. “Erano una famiglia meravigliosa”, ha dichiarato Aaron Diamond, un residente di Enoch, ai microfoni dei media locali, spiegando che il padre di famiglia aveva lavorato per una compagnia di assicurazioni ed era molto stimato dalla comunità locale. “Siamo tutti scioccati e con il cuore spezzato per quanto accaduto – ha aggiunto -. Le persone che vivono qui amano i propri vicini”.
Risolto il giallo degli studenti uccisi in un college dell’Idaho
Si è chiuso con l’arresto di un 28enne dottorando in criminologia, intanto, il giallo che per settimane ha sconvolto una cittadina dell’Idaho dove, lo scorso novembre, quattro studenti erano stati trovati morti nel loro appartamento a pochi passi dal college. Ad incastrare il presunto assassino, un certo Bryan Christopher Kohberger, la sua autovettura, una Hyundai Elantra bianca del 2011/2013, notata nelle vicinanze del luogo del delitto e ripresa anche dalla bodycam di un agente intervenuto nella zona per un altro incidente. L’uomo è accusato di pluriomicidio.